venerdì 1 giugno 2012

Le tette della porca di Amsterdam | Case Chiuse



Mi piace moltissimo parlare
di zozzerie prima di fare sesso.
L'altra sera è venuto fuori che una volta lui era stato
in un locale per spogliarelliste, che sedevano sui clienti,
si facevano toccare e poi, chi voleva, poteva farci del sesso.
Mi diceva che se le sarebbe pure trombate tutte,
ma l'idea che fossero già state toccate e scopate da altri
gli insinuava la paura della malattia.
Così non riusciva a godersi il momento.
Poi ha detto: "Per questo coi miei amici si parlava tanto
di andare ad Amsterdam, perché lì le prostitute
fanno tutti i controlli possibili, quindi sarei andato sul sicuro".
E io: "Ma se in questa stanza adesso ci fosse una bella ragazza
di Amsterdam...e  io ci giocassi un po'..."
"Mi ecciterei subito".
"Ok...ma metti che noi siamo lì a baciarci e toccarci, tu che faresti?"
"Direi aooo e io?????"
xDD
Poi, ripensando alla possibilità di toccare
una ragazza olandese, ho concluso:
"Edddàààààài, andiamo da questa ragazza di
Amsterdaam!!!!"

Però mi ha dato da pensare questa cosa della salute delle prostitute.
Sono l'unica a pensare che se la prostituzione fosse "statalizzata"
sarebbe meglio per tutti?
Soprattutto per loro.

9 commenti:

Insight ha detto...

Conosciamo tutti l'accuratezza delle visite per il rinnovo della patente o del libretto sanitario per chi lavora nell'alimentare.
Da quando un'ASL è diventata sinonimo di affidabilità?

Sexybility ha detto...

Azz...in effetti. Ma questo è un altro discorso. Parlavo dell'idea in sé, poi è chiaro che se in un paese le cose si usa farle in modo sciatto non c'è proprio speranza. T_T
Ma almeno queste prostitute, se trattate come si deve, avrebbero sempre anticoncezionali, pap test, analisi di altro tipo, passati dallo stato. Tanto la prostituzione non verrà mai eliminata, tanto vale colpire il business attorno a queste povere donne.

Cavalier Amaranto ha detto...

Insight@ di questo passo non si controlla niente perché tanto siamo in Italia.
Per poter cambiare abbiamo bisogno di una mutazione di mentalità, controllare è sempre giusto. Contravvenendo ad tuo discorso, una professionista malata a chi converrebbe?Al gestore che ha speso soldi e spera in futuri profitti? Se in un dato locale o posto si diffondessero malattie tra il passaparola reale e quello telematico diventerebbe più deserto di quello del Gobi, non lo fermi sicuro con la bustarella al medico e chiederesti i migliori controlli possibili.
Seconda considerazione, non stiamo parlando di verificare degli inerti prosciutti, i controlli sarebbero voluti anche dalle e dai professionisti, si tratta pur sempre della loro salute.
Adesso che nessuno controlla è più sicuro? Non demoliamo sempre tutto con la scusa che non funziona.

Sexability@ Certo che sono concorde, ci mancherebbe, certo non in quartieri ghetto, rischi di concentrare altre attività...In fondo ci sono già, i centri massaggi giapponesi in pieno centro a Milano che sono? Solo che sono squallidi e nessuno controlla niente.
Ricordiamoci che Genova con le tasse delle professioniste ha costruito il porto e ce lo manteneva pure.

Sexybility ha detto...

Non mi dire ste cose tipo Genova, ché poi mi commuovo al pensiero che da qualche parte la civiltà esiste T___T

** Sara ** ha detto...

E' opinione diffusa che una prostituta solo perchè ha rapporti con molti clienti sia più rischiosa di una donna normale. E' esattamente il contrario. Io non ho mai corso rischi e non li corro tutt'ora perchè ho una conoscenza molto approfondita delle malattie più diverse e del modo in cui si trasmettono. Ne scrissi qui tempo fa mi pare. Le prostitute libere lavorano praticamente sempre così. Nella totale sicurezza. E meglio di me non può saperlo certo chi ne parla senza conoscere la realtà. Conosco tante donne (e lo si capisce anche dai racconti sui blog che ciò sia usanza diffusa..) che sono solite andare a letto senza usare protezioni con persone ritenute affidabili solo perchè apparentemente perbene. Oppure è un mio amico, oppure è una persona dalle abitudini sane. E' ovvio che la prostituta che rischia è per frequenza di rapporti molto più pericolosa delle altre donne. Però la cultura sulle malattie tra le prostitute è molto più frequente ed approfondita che tra le comuni mortali. Lavorano con il sesso e conoscono i rischi molto bene. Le altre spesso non sanno cosa sia l' hpv o cose simili. Più volte l'ho riscontrato. Quasi tutte le prostitute fanno il vaccino (per loro gratuito) contro le epatiti e quindi un grosso rischio è eliminato. Usano sempre il preservativo nella penetrazione cosa non così scontata nei rapporti non mercenari. Io spesso mi son sentita dire da uomini che ho frequentato dopo aver smesso il mestiere, che sono paranoica. La statistica mi dice che il sesso non protetto è molto diffuso. In tanti blogger lo raccontano, lo sento nei discorsi tra amici. Quindi ti dico, sapendo di ciò che parlo che la diffusione di malattie è l'ultimo dei problemi.
Sarebbe meglio per loro? No.
Chi tiene alla salute la tutela.
Sarebbe meglio, anzi doveroso per lo stato e per noi tutti che paghiamo le tasse. La prostituzione è un mestiere. Tutti i mestieri sono tassati e anche quello dovrebbe esserlo. Questo fa la differenza. Sulle malattie la fanno da padrone i luoghi comuni e le credenze popolari. Ciao :-)

** Sara ** ha detto...

Ah.. tieni conto che non voi lo sapete.. ma ci son forum dedicati dove schedano ogni puttana sul mercato, anche le stradali. Sarà triste ma in compenso se una dice di fare sesso non protetto, come sostiene giustamente Cavaliere, ha chiuso. Non ci va più nessuno. Molti chiedono offrendo più soldi per capire per capire se è una a rischio e pratica sesso rischioso. Se lei dice si è finita. Quindi di una puttana, nell'era web, è facile sapere se ha abitudini pericolose, della vicina di casa no. E la vicina di casa magari non sa che il bel biondo tanto perbene che lavora all'angolo e le fa gli occhi dolci, ogni sera esce con una diversa e se la fa in nude look.. E quando lei ci va senza profilattico (perchè lui tanto non è a rischio non è uno che va a puttane) si prende l'epatite,l'hiv o altro. Pardon se mi sono dilungata ma è bene fare un po di chiarezza.

kermitilrospo ha detto...

la statalizzazione della prostituzione (e la legalizzazione della droga aggiungerei) salverebbero l'italia dalla bancarotta!

Sexybility ha detto...

Sara, perfettamente d'accordo. Io per prima ritenevo quel professore una persona per bene e mi sono fatta convincere a farlo senza, anche se li avevo comprati apposta. ed ero preparata anch'io, ma ci sono cascata come una scema.
Per quanto riguarda le prostitute, quelle che non lo fanno per una libera scelta, quelle che sono costrette o ricattate sono quelle che mi destano più preoccupazione. Non hanno sempre la coscienza, la conoscenza e i soldi per fare tutte le analisi e le cure di cui hanno bisogno. Per quelle andrebbero riaperte le case chiuse, affinché non possano più essere sfruttate, affinché non possano più rischiare di ammalarsi o di restare incinte abortire senza assistenza. E poi ovviamente c'è il discorso sulle tasse...quello secondo me è secondario. Se magari ci si battesse contro l'evasione e si abbassassero le tasse non ci sarebbe motivo per cercare di non pagarle.
Sì, abbiamo parlato qui di malattie, in un mio post su questo argomento :)

Squilibrato ha detto...

Non sei l'unica, ma la prostituzione attuale, in Italia, escludendo le escort d'appartamento e le spogliarelliste, nutre la mafia.