venerdì 31 maggio 2013

Beneficenza sessuale

'Non mi piace proprio.
Non mi dice nulla, fisicamente.
Le puzza pure l'alito!
Ma mi pareva brutto....
Ha fatto tutto lei...
E dopo non me ne fregava nulla.'
Ora.
A questi maschietti che fanno beneficenza sessuale, come gli si drizza?
Lo Spirito Santo probabilmente ingravida, ma non mi risulta riempia di sangue tessuti spugnosi.
Chiedo conferma ai catechisti.
Qual è il meccanismo sessuale che scatta in questi casi? Quello che cito io aveva bisogno di distrarsi da una un po' stronza, ma mi chiedo quali altri motivi possano spingere un uomo a fare sesso con una donna che non trova particolarmente attraente.
Stronzate.
Questa è la risposta.
Perché anche solo per un momento deve trovarla un po' scopabile, altrimenti non si spiega l'erezione, o dico male? Deve esserci un'ora, un quarto d'ora in cui vi parte la brocca e qualcosa riesce ad eccitarvi. E a me proprio quello incuriosisce, quei particolari: un seno prosperoso, labbra sensuali, un paio d'occhi verdi; una figa odorosa, un culo invitante o un pompino come si deve, di quelli col finale a spruzzo...
Deve trattarsi di un particolare potente, 
o no?




lunedì 27 maggio 2013

La coscienza dell'obiettore | aborto




Confesso che, da figlia di separati, l'aborto 
è sempre stato un tema di grande interesse per me.
Non poche volte mi sono chiesta come mai mia 
mamma non avesse abortito, visto che mi ha concepita
qualche mese dopo la morte di suo padre, con un uomo 
che voleva un figlio a tutti i costi, ma che non era proprio 
il marito ideale, eh.
Sono sempre stata favorevole, quindi.
La rabbia con cui ho sostenuto le ragioni 
dell'aborto io la devo alla mia famiglia,
l'ho sempre detto.
Una donna deve poter scegliere.
Questo non vuol dire che sia facile, è una 
delle cose più atroci che possa capitare.
Crescendo ho capito che non tratterei il mio feto con la stessa
lucida freddezza con cui sostengo il diritto di abortire;
sarebbe mio figlio sin dalle prime cellule.
Continuo però a pensare che ci sono delle circostanze in cui 
deve essere lasciata una possibilità di scelta: un feto malato,
un abuso sessuale, per esempio, sono tra queste.
La 194 è stata la mia fissa per anni, una delle letture più interessanti
in merito è stato il libro La colpa delle donne di Ritanna Armeni,
che ne riportava il testo per intero.
Pensate, il mio numero di telefono è composto così:
prefisso, il mio anno di nascita, 194, il mio anno di nascita.
Doveva proprio essere mio.
E la 194 aiuta quelle donne che vogliono abortire per ragioni
diverse da quelle di cui sopra. Prevede, ad esempio, che lo Stato
vada in contro a chi vuole abortire per motivi economici.
Difende la scelta consapevole di diventare genitori.
Il caso non è affidabile.
A me sembra una buona legge.
In Italia siamo forti a scrivere le leggi, abbiamo pure la Costituzione 
più bella del mondo. Peccato che nella pratica sia
un paese di merda.
Leggendo questo articolo
 su un giornale on line,
e mi chiedevo fino a che
punto un medico possa obiettare. L'aborto è qualcosa di così atroce
che un medico deve essere lasciato libero di scegliere.
Ma se questo si traduce in una mancata copertura di un servizio
che è riconosciuto come diritto allora forse c'è qualcosa che non va.
Voi che ne pensate?

giovedì 23 maggio 2013

Il luogo comune della modella stupida?



Ecco, il peggio che può capitare ad una donna
 con un minimo di intelletto, è essere trattata come una pezza 
da una ex modella stupida. 
Lavoro in un'agenzia di moda, 
lei è straordinariamente avvenente, 
è il nostro capo, ci segue, 
quel poco di cervello che ha lo usa 
per inventare immani cazzate
 per vendere prodotti validi e onesti, alla fine.
Ora, se non fosse la volubilità in persona sarebbe bello.
Un po' di settimane fa, quando sono arrivata, era tutta per me.
Sarai la migliore, diceva.
Poi, dopo un viaggio programmato da secoli
 e una faringite che mi ha impedito di parlare e quindi di lavorare, 
a stento mi saluta. 
Anzi, stamattina nemmeno quello, 
sono diventata la donna invisibile. 
Prima era tutto un apprezzamento sul mio modo di vestire, 
su quanto mi sta bene il rosso, una sviolinata continua; 
ora non mi considera.
È una che, quando parlo, mima con le labbra le mie parole 
e rimpicciolisce gli occhi per capire cosa dico; 
è una che si scorda in fretta cos'aveva da dire; 
è una che se le fai un ragionamento troppo complicato
 lascia cadere il discorso; è una che dice una parola per un'altra; 
è una che, quando suo marito le chiede un figlio,
 lei prende l'ennesimo cane. 
È divertente, l'ho sempre pensato, anche se
non credevo che il luogo comune della modella
stupida potesse tradursi in realtà così fedelmente.
Certo forse ora che mi ha aggiunta su Facebook 
ha capito che non c'entro un emerito cazzo con il mondo della moda, 
non faccio che pubblicare contenuti di politica,
 di letteratura, di storia dell'arte, di musica molto lontana dal suo amato rap, 
quindi probabilmente può pure capire che sono in quest'agenzia 
esclusivamente perché non ho alternative, in pratica. 
Preferirei fare la commessa in libreria 
(anzi da tempo è una vera e propria aspirazione),
o il mio adorato corso di correttore di bozze,
piuttosto che agghindarmi come una bambolina tutti i giorni 
e andare a lavorare a provvigioni. Sì, a provvigioni.
Forse, se i criceti corrono in fretta sulle rotelline del suo cervello, 
capirà pure che, del suo giudizio, della sua mancata benevolenza, 
del suo disinnamoramento, m'importa veramente poco.
Ma mi rode il fatto che per non dipendere dai genitori
una debba sopportare un trattamento del genere 
da una così,
solo perché è stata male e non è riuscita a vendere.
Diceva che io ho un lato del carattere stronzo,
lo devi tirare fuori, mi ripeteva. 
Eccolo qui.

martedì 21 maggio 2013

L'amore non è un vuoto a perdere





Ecco, se hai amato davvero una persona, 
rimarrà sempre dentro di te.
Ti avrà lasciato modi di dire, di scherzare, 
espressioni del viso che sai bene da dove provengono.
Avrai sempre la curiosità affettuosa e disinteressata di sapere come sta.
E non c'è nulla di male in questo.
E non vuol dire che ci vuoi tornare.
E non vuol dire che ci vorresti ancora fare l'amore.
È semplicemente parte di te.
Qualcosa che ti sei lasciato dietro, 
che non fa più parte del tuo presente.
Ma ci saranno sempre quelle cose che avevate in comune.
Quelle di cui godevate insieme.
E ci saranno immancabilmente 
quelle cose che hanno fatto sì che vi lasciaste.
Quei lati del carattere che vi faranno sempre dire 
"no, non potrebbe mai funzionare".
Eppure vi siete amati.
E l'amore non è un vuoto a perdere.
Torna in circolo, si trasforma in qualcos'altro.
Io la penso così.

"Però devo capire se l'amo o no"






Questo mese sono due anni che tengo il blog e
in genere non ho mai scritto le storie di chi le ha scritte a me.
Cioè di tutte le confidenze via mail io non ho mai scritto
sul blog, invece ho scritto di chi mi conosce di persona.
Questa sarà la prima volta che faccio diversamente,
anche perché ho il permesso di chi mi ha scritto.
Mi sono state fatte domande molto scottanti.
Un ragazzo sta insieme ad una persona da un po' di anni;
ma gli sta capitando di sentire una ragazza che gli piace.
Non è la prima volta che cerca di capire se il rapporto con 
la sua donna è ancora di natura amorosa o si è piuttosto
tramutato in un'amicizia.

"Ma il vero amore quand'è che si percepisce?
Devo capire se l'amo o no."

Dovevo riportare le sue parole, non avrei saputo
come rendere le idee al meglio.
Sembrano molto ingenue, come domande, da sprovveduto,
ma credo siano piuttosto gli interrogativi di una persona
che non ha i sentimenti chiari, altro che le idee, come 
direbbe uno scrittore di nome Diego De Silva. 
Quand'è che si arriva a questo punto?
Quand'è che non si sa se una coppia è più tale?
Io, per la mia piccola esperienza (non ho avuto rapporti
che durassero più di tre anni, ahimé),
gli ho risposto che oltre il primo periodo di eccitazione
fisica e mentale, quello in cui ogni suo gesto sembra
una scintilla che t'accende...il vero amore si riconosce dal 
fatto che è con quella persona che vuoi vivere la vita,
che non sapresti immaginarti con nessun altro.
Quella persona è l'unica con cui costruiresti davvero qualcosa,
una vita insieme; perché sai che nessuno può amarti nello stesso
modo, quella persona consiste di un'unicità di cui non potresti 
fare a meno. E il sesso...anche quello vuole la sua parte,
inutile sia proprio io a dire quanto il desiderio 
dell'altro abbia parte nell'innamoramento.
Questa è la mia opinione, ma penso ci siano almeno un milione
di risposte che ognuno può dare e arricchire gli altri.
Fatevi sotto.

mercoledì 15 maggio 2013

E noi scopiamo*





La primavera colora le strade, vorremmo vivere più tempo insieme,
fuori dalle mura di questa stanza, ma invece
Noi scopiamo*

Non c'è lavoro, passiamo da un contratto precario all'altro,
non possiamo andare a vivere insieme, ma
Noi scopiamo*

I miei coinquilini sono in casa,
e Noi scopiamo*

Aprono la porta d'ingresso proprio mentre stai per venire
e Noi scopiamo*

Tra un po' devi andare al lavoro,
e Noi scopiamo*

A volte, tra un contratto e l'altro siamo disoccupati,
le giornate passate ad inviare curriculum, poi
 Noi scopiamo*

Il governo è caduto
e Noi scopiamo*

In realtà dovremmo andarcene da questo paese,
tra un po' sarà troppo tardi
e Noi scopiamo*

Grillo e i suoi eletti del cazzo non hanno fatto
l'accordo col PD e Berlusconi è pronto ad incularci ancora
e Noi scopiamo*

La sinistra è morta
e Noi scopiamo*

Trascorriamo giorni senza vederci, il vuoto
tutt'intorno, ci aggrappiamo ai libri e  poi
Noi scopiamo*

Pesiamo ancora sulle spalle dei nostri genitori,
lo Stato dovrebbe risarcire tutti quelli della nostra generazione
e Noi scopiamo*

Vorremmo vivere la nostra vita insieme, adesso
e Noi scopiamo*

Non facciamo il lavoro per cui abbiamo studiato
e Noi scopiamo*

Nemmeno quello per cui daremmo l'anima
e Noi scopiamo*

Gli ex ci inseguono, litighiamo di brutto ma poi
Noi scopiamo*

La vita scorre, come dai vetri di un autobus.
Non sapremo cosa sarà di noi da qui a qualche mese.
e Noi scopiamo*


*Noi scopiamo è da intendersi, sta per: ci amiamo perdutamente, facciamo l'amore fino allo stremo, ci innamoriamo l'uno dell'altra giorno dopo giorno, camminiamo con le dita intrecciate, desiderando di formare una famiglia; non riusciamo a staccarci gli occhi e le mani di dosso, per noi felicità è avere il tempo di guardarci negli occhi in silenzio e baciarci.
 

lunedì 13 maggio 2013

La ballata della donna vogliosa




Nuda, in ginocchio sul letto, il mio sesso è umido di desiderio;
il formicolio caldo tra le cosce non mi abbandona un attimo.
Credo che tra un minuto mi toccherò, se rimarrete ancora lì
a guardarmi coi membri induriti; o probabilmente gattonerò
fino a voi e, uno ad uno, vi toglierò quello che avete addosso,
e vi darò le spalle, prona
- prendetemi e scopatemi -
e allora forse capirete.
Allungate le mani su di me, toccatemi i seni,
eccitano persino me, tanto sono sodi e pronti, e i miei capezzoli
aspettano solo di essere toccatti, strizzati, leccati, mordicchiati,
e se a qualcuno verrà in mente di passarci il palmo della mano,
- delicatamente -
l'amerò.
Sono così umida ed eccitata che il vostro pene non faticherà
a penetrarmi, fatelo pure in tutti i modi, con l'indice 
stimolate il clitoride, e lo vorrò fino in fondo.
Datemi un pene in bocca, ché godo di più;
un altro strusciatelo su un capezzolo, ché mi fa impazzire.
Non sprecate seme sulle lenzuola, lo voglio addosso a me,
sulla schiena, sul ventre, in bocca, tra le mani, tra le cosce.
Lo voglio vedere, toccare, io voglio vedere tutto,
perché
- come gli uomini -
sono sensibile agli stimoli visivi.
Fatemi venire più e più volte e nel frattempo spingete forte,
non date requie ai miei seni, alle mie labbra.

domenica 12 maggio 2013

The eraser - Quale musica per il sesso






Ora,
che adoro tutto quello che fa Thom Yorke lo sapete.
Sono giorni che ascolto il suo primo album da solista,
The Eraser,
che non è facile da ascoltare, sapete, ma io l'adoro.
Ho sempre pensato che la musica elettronica fosse un'ottima
colonna sonora per il sesso, quindi ho trascorso il weekend
ad adorare il corpo del mio uomo in tutti i modi,
non riuscivo a stare ferma, dopo il viaggio a Londra
ne avevo proprio voglia.
L'ho baciato sulle labbra e tutto intorno al viso,
ho mordicchiato le orecchie, lasciato piccoli morsi sulle spalle, 
la nuca e la testa, fino a fargli venire i brividi di pelle d'oca;
ho baciato il suo perineo così morbido, odoroso e il suo sedere,
gli ho preso l'uccello in bocca, ancora e ancora,
dando fondo a tutti suoi liquidi, povero amore che dopo 
è andato al lavoro un po' scombussolato.
L'esperienza è stata fargli tutto questo ascoltando quest'album e,
in particolare leccarlo a lungo con questa canzone in play:



Andate oltre i suoni lamentosi che emette, sentite
il ritmo, le percussioni, le fa anche con la bocca,
pure lui, sentite il basso.
Sì lo so che è musica impossibile, me lo dicono 
spesso, ma l'amo,
 io che non mi vergogno a passare le domeniche di primavera
in orizzontale sul mio letto.
 

giovedì 9 maggio 2013

Il modo giusto


Qual è il modo giusto di dimostrare i sentimenti? Qual è il modo giusto di amare qualcuno? È come chiedere quanti punti ci sono su un un piano.
Infiniti.
...Stando a quel poco che ricordo della geometria.
Ognuno ha un proprio modo di manifestare i suoi sentimenti, personale, una lingua che ha dei segni precisi, anche se non sempre evidenti.
E io ho un modo di comunicare l'amore tutto mio, come lui. 
La domanda frequente è un'altra:
Chissà se riesco a far sentire quello che provo e la sua intensità? Come quando sono sopra di lui e faccio quel movimento coi fianchi, che lo manda altrove e io sento che che mi soddisfa, mi sento piena del suo sesso e di piacere. E mi chiedo se intuisce quanto possa godere, dalle espressioni del mio viso o dai miei umori da fiume in piena e sesso scivoloso.
Come possiamo comunicare i nostri sentimenti?
Sí, ho una vena malinconica.
Come cazzo ho fatto a stare dieci giorni a Londra, (dove ha piovuto solo un paio d'ore) e a beccarmi bronchite e faringite?
Non dimenticherò mai la National Gallery, né Southwark.




lunedì 6 maggio 2013

Una sposa senza sposo


Ho sognato ch'ero una sposa sola.
Avevo un bel boudoir, e un vestito bianco di stoffa scadente. Lucida, ma sottile e finta. Aveva una rosa rossa appuntata da qualche parte. Stava appeso ad un manichino, gli stava bene quel vestito.
E io cercavo di non farlo sporcare da chi lo toccava di continuo. Volevo conservare lo strascico in una scatola, in attesa d'indossarlo, ma non ci riuscivo: c'era sempre qualcuno a tocchicciare.
E io ero sola.
Nessuno a truccarmi, nessuno a coccolarmi; nessun marito in vista e io acconciata e con la vestaglia di seta, ché era sera e mi dovevo sposare.
Il cagotto del matrimonio. E del rapporto importante. L'impegno. Che desidero, ma che spaventa una parte di me.
Quella che si ricorda che in famiglia ci abbiamo il matrimonio fallito atavico, come la cervicale e il nervo sciatico petulante.
Perché non importa chi tu voglia essere, devi prima sapere chi sono le persone che ti hanno generato. È da lì che provieni e non lo puoi ignorare. Questo vuol dire che non si possa cambiare, essere diversi? Certo. Basta volerlo.
Io, per esempio, non ho voluto figli a 20 anni. Erano generazioni che succedeva così, eh.
Ma le rivoluzioni sono affare impegnativo e doloroso.


giovedì 2 maggio 2013

Sexy London!

Cosa ci faceva Sexybility da Ann Summers?
Sí sí, quel negozio un po' erotico, che vende corpetti o reggiseni splendidi come quello in foto...non so voi ma io a questa modella qui non la farei tornare a casa così composta.
Quelle cose sui capezzoli sono semplicemente un feticcio per me
- il vedo non vedo dei seni -
un feticcio di quelli da slip inumiditi di brutto, di quelli da formicolio persistente in mezzo alle gambe.
Ebbene, curiosavo.
Curiosavo tra manette morbide e vestiti sexy da infermiera, o da marinaretta; curiosavo tra un cult, per chi ama Sex and the City: the Rabbit. Com'è possibile che il vibratore più famoso e venduto non si chiami 'lo stallone'? The rabbit è la risposta. Con le orecchiette stimola il clitoride? Me lo auguro, penso.
E schiere di lubrificanti tutti i gusti, frustini e copie di 50 sfumature di grigio che mi hanno fatto passare un po' la voglia.
Però qualcosa ho comprato.
Una delle mie fantasie erotiche recenti. Non vi dirò cos'è, perché il mio uomo mi legge.
Quindi, col vostro permesso, prima lo accolgo tra le mie gambe, e poi vi racconto.



mercoledì 1 maggio 2013

Sexy a Londra

Tra 25 aprile e 1 maggio non si sa più quale sia la festa con meno valore, ormai.
Siamo davvero liberi?
No.
Il lavoro dovrebbe essere dignità e vita.
Invece è precarietà ed assenza.
Non siamo liberi da una classe dirigente che dovrebbe essere portata fuori
- di peso - da quel parlamento.
Non abbiamo il lavoro.
Niente famiglia, né casa, né viaggi, quindi.
A proposito, sono a Londra con mia madre ed una mia amica. Che se non parto con mamma che me lo chiede per favore non parto mai. Non ho il piacere di comprare un ombretto, figuriamoci di spendere per viaggiare.
Ma Londra non c'entra. È bellissima.
Andate a Soho a comprare dischi.
Io Amok degli Athoms for peace, ché amo
Thom Yorke, ma c'era il regno della musica alternativa, dal jazz al blues, all'elettronica, alla bossa nova, Franco Battiato in vinile ad 1.99£, povero maestro. Morricone faceva più figura e per poco non ci trovavo Daniele.
C'era Burial.
Vicino a questi negozietti alternativi ci sono quelli con la table dance, che la mia amica non sapeva cosa fosse, anche se è alternativa pure lei.
Londra sessuale nei cunicoli di Soho,
Londra sessuale nelle boutique di Oxford street, quelle con le manette.
Vi racconterò.
Per ora auguri a chi il lavoro lo sta ancora cercando.