Ok, questo post è insolito.
Ma vorrei davvero sottolineare i meriti
di un blogger che trovo veramente geniale
e che ha vinto il premio Macchianera per
il miglior post. Si intitola:
Chi mi segue su Twitter sa che ogni tanto ne tiro
giù qualcuna sui grillini. A me piace moltissimo confrontarmi
sui temi della politica, lo faccio da sempre, con fascisti,
leghisti, comunisti, democristiani, e così via.
Gli unici con cui non riesco ad avere un confronto
che non sfoci nella lite rabbiosa sono alcuni grillini.
Non scherzo se dico che ho perso delle belle amicizie
o forse non lo sono mai state fino in fondo.
Ci sono quelli che mi permettono di restare delle
mie idee e altri chedevono a tutti i costi farmele cambiare.
Per questo ho il dente avvelenato con loro,
perché, come dice giustamente Quit nel suo post:
L’idea che qualcuno possa avere delle idee diverse dalle loro
e abbia
ciònostante una dignità intellettuale, non li sfiora neanche lontamente.
Amen.
Ne lascio ancora delle chicche:
Se ogni volta che lo sentite parlare (Grillo, ndr) in piazza non vi vengono i brividi
lungo la schiena o a scuola avete avuto un pessimo insegnante di storia o siete Gianroberto Casaleggio.
Ha il controllo totale del partito. Ha deciso espulsioni alla
minima infrazione dei suoi regolamenti e ha sempre agito rapidissimo con
la logica del “Colpirne uno per educarne cento”.
Secondo Beppe Grillo quindi da condannati non si può fare il
singolo parlamentare ma si può benissimo essere a capo di un nutrito
gruppo di deputati e senatori. Un salto logico orwelliano.
Il messaggio è “come può essere Casaleggio, uno che
1. Non ha potere
su sua moglie e
2. ha un orto a Quincinetto, essere un uomo potente e
diabolico?”
Ma anche Hitler amava i cani.
Oggi a bloccare le attività cerebrali non è più la paura del
terrorismo
ma quella del futuro, mischiata con una rabbia
le cui
ragioni sono profonde e spesso poco comprese da chi la prova
Tutti i movimenti politici che basano il loro successo
sulle sensazioni invece che sui ragionamenti
sono sempre movimenti estremamente pericolosi.
Sono cose che penso da una vita, ho provato
pure a dirle con calma, ma
- lo dico con dispiacere e non con disprezzo -
la maggior parte dei grillini che conosco o di cui leggo
i commenti sui social network sono ignoranti.
Sono appassionati di politica dell'ultim'ora,
quindi ne ignorano i meccanismi, dal primo
all'ultimo. Ecco che certe argomentazioni storiche, filosofiche
d'attualità, non sortiscono alcun effetto, perché
non sono guidati da un ragionamento lucido,
ma dalla rabbia per la precarietà della società
in cui viviamo. Rabbia, peraltro, condivisibile in toto.
Ma la soluzione, per me, non è Grillo.