sabato 27 aprile 2013

Sexy a sinistra




Non esistono più i 25 aprile di una volta.
Quelli in cui sentivi i valori di sinistra.
Oggi inciuci dappertutto e il paese va a puttane, ma godono in pochi.
E mentre cerco di capire se il lavoro che ho trovato fa per me, mentre penso che forse per andare via dall'Italia è tardi, faccio l'amore con te - più orgasmi in una volta sola - non mi è mai sembrato così intimo. E sembra della forma perfetta, il tuo sesso, la forma del mio ti fa impazzire, mi dici, e io che penso che le fighe non sono tutte uguali.
Ti sento venire, ancora e ancora, i tuoi umori mi rimangono dentro, ancora per un po', ché sto partendo per Londra e mi mancherai.

sabato 20 aprile 2013

Sesso a primavera

Ed è primavera.
C'è un bel tepore, profumo di glicine per le strade di Roma, sole e l'aria è allegra.
Eppure la domenica mi piace stare sul letto io e te, a farmi leccare i capezzoli, le tue dita che li stuzzicano dolcemente.
Vengo presto.
Posso stare a mio agio, nuda tra le tue braccia, senza temere il freddo.
È primavera.
La stagione migliore, per fare sesso, senza il freddo che intirizzisce o il caldo che estenua.

sabato 13 aprile 2013

Pensavo fosse amore e invece era un ritardo

No, non nel senso del ciclo,
quello ce l'ho.
Intendevo piuttosto un ritardo
Nell'esprimere i propri sentimenti.
Ovvero parlavo degli ex che, dopo che
li hai lasciati, dopo che hai incontrato
qualcuno di cui sei molto innamorata
improvvisamente si svegliano.
'Ah, ma io sono innamoratissimo'.
Bene, mi fa piacere.
Ed esattamente, dove cazzo eri
quando ti chiedevo di dimostrarlo?
Ora il mio ex 'innamoratissimo' di me
si trova casa della sua ex a villeggiare.
In Svizzera.
Direi che mi è andata bene.
Ora non sto con un ritardo, ma con qualcuno che mi ama.
Adesso.


giovedì 4 aprile 2013

Quando finalmente la pecorina





Ovvero storia di come una che tromba da almeno 14 anni
ha appena cominciato ad apprezzare i 90°.
Non mi è mai piaciuto farlo, ero più della serie
"datemi un pene in bocca ma faccia a muro a quattro piedi
anche no".
Mi sentivo in castigo.
Avevo come una sorta di rabbia dentro,
che me la faceva vivere come una punizione,
fino al momento in cui l'idea non ha cominciato ad eccitarmi.
Cercavo video online, doggy style,
sognavo donne che godevano in quel modo,
mentre gli uomini le scopavano sbattendo il bacino sul
loro sedere, estasiati, immaginavo venissero in quel modo
- un fiotto di sperma invisibile -
che mi faceva bagnare al pensiero.
Ma non mi sognavo neppure di farlo.
Poi sono diventata IO la protagonista di quelle fantasie,
mi immaginavo prona a godere come una matta.
Finché non ho sentito di volerlo fare col mio uomo.
E ora mi piace gattonare sul letto per invitarlo a
penetrarmi così, le palle umide dei miei umori,
mentre stimolano il clitoride.
Adoro vederlo con la coda dell'occhio,  
perdere il controllo mentre sento i brividi lungo la schiena,
dentro il mio ventre.
Com'è avvenuto questo cambiamento?
Ho una teoria.
Sono cambiata talmente tanto in questi anni
che ciò ha finito con l'influire sui miei gusti sessuali,
sul mio modo di lasciarmi andare.
Ne sono sempre più convinta:
ciò che ci piace a letto è strettamente intrecciato
con la nostra interiorità.
Oh, poi ci vuole la persona giusta, eh,
mica le porcate riescono bene con tutti.
Oh.

lunedì 1 aprile 2013

La sincerità nella coppia?





Io penso che pure per quella ci voglia
una via di mezzo.
Serve davvero sapere ogni cosa?
Di tutti i nostri ex, di quello che dicono,
fanno o hanno fatto, di tutti i baci che abbiamo dato
per troppo alcol addosso, di tutti quelli a cui abbiamo leccato 
i genitali perché ci sentivamo soli e quella sera ci girava così.
Chissà perché nessuno crede mai nella buona fede
con cui un atto sessuale/sentimentale può essere compiuto.
A volte nemmeno noi sappiamo cos'abbiamo dentro,
figuriamoci se gli altri possono capire, giudicare
o arguire con arroganza il perché di certe azioni.
La sincerità è giusta in certe occasioni.
Ti amo davvero.
Quando mi prendi da dietro mi bagno come una 
cagna e non capisco più nulla.
Ti stimo, sinceramente.
Penso che tu di queste persone che ti trattano male
possa fare davvero a meno.
Non devi avere paura di mostrarmi quello che ti
fa soffrire.
E che cazzo, non scolarti tutto il caffé che m'incazzo.
Questa crisi di merda non ti permette di trovare lavoro,
ma ciò non sminuisce neanche per un secondo
la tua preparazione e la tua professionalità.
Cose così, tipo, no?