giovedì 23 giugno 2011

...io, la burrosa e suo marito (parte seconda)...



Dove eravamo rimasti??


Ah si, io e la burrosa siamo tette a tette.
Sento una mano calda che mi stringe il fianco, vogliosa, e non è quella di lei, che mi palpa il seno, ma quella di lui. dietro sua moglie è nudo, infila il cazzo tra le cosce di lei e spinge ritmicamente, sento la sua punta morbida e bagnata lambirmi la coscia.
Oddio ho pure voglia di cazzo, sono un'ingorda.
La bionda burrosa ci sfugge, io e lui per un secondo restiamo a fissarci l'uno di fronte all'altra, mentre lei si alza sulle ginocchia, mi prende per le gambe, mi sfila le mutandine e affonda la testa nella mia vagina umida.
Mentre spinge la lingua dentro di me mi fissa, e io non capisco più nulla. Lui raggiunge le tette di lei, che penzolano e le tocca - come lo invidio - la tocca dappertutto, forse le ha pure infilato un dito nella vagina, perché lei all'improvviso emette un gridolino.
Io muovo il bacino assecondando il mio piacere, contro le labbra di lei, contro la parte inferiore del suo viso, che è tutta umida, la sua saliva si mescola coi miei umori, chiudo gli occhi e mi lascio andare completamente, inseguo l'orgasmo.
Finchè non smette, di colpo.
Riapro gli occhi, giusto in tempo per vedere che lui sta per penetrarmi, prende il posto di lei e prende a scoparmi. 
Spinge lento e deciso fino in fondo, getta gli occhi all'insù e geme senza riserve, gli piacciono le fiche particolarmente bagnate, a quanto pare.
Adoro il suo ritmo e desideravo di essere scopata da un uomo.
Le donne mi piacciono, ma il pene di più.
Non sembra preoccuparsi molto di me, ma il modo in cui mi scopa è perfettamente in sintonia col mio godimento. Guardo lei, adesso è nuda, i seni prosperosi in bella mostra, sembra eccitata mentre ci guarda. Gattona verso di me e mi tocca, mi infila la lingua in bocca, poi lascia penzolare le tette sulla mia faccia e mentre suo marito mi scopa mi riempio le mani di quei seni, lecco avidamente i capezzoli. Lei stuzzica i miei, che sono tasti magici e mi fa venire.
Quella pausa prima dell'orgasmo mi pare un'eternità, un salto nel vuoto e poi il piacere mi travolge, mentre lui spinge colpi decisi contro le mie contrazioni e mi sembra che quell'onda non debba finire più.

To be continued.... :)

martedì 21 giugno 2011

...che mentre mi masturbo scrivo racconti erotici...


Mentre mi masturbo cerco di evocare il pensiero più eccitante che posso. A volte però questo pensiero si trasforma in una storia e alla fine, dopo l'orgasmo, è compiuta.
L'ultima volta mi sono ritrovata in viaggio con un'amica, ma senza una stanza in cui dormire, nell'ostello stracolmo.
Una coppietta gentile si è offerta di ospitarmi per qualche notte, da sola, nel letto matrimoniale.
Chissà perché accetto, non ci si può chiedere troppi perché nelle storie, altrimenti si snaturerebbero.
Una notte dopo l'altra, non più di tre, ho modo di respirare il l'odore di questa strana coppia, di sentirmi anni luce lontana dalla mia compagna di viaggio, come se ora il mio viaggio fosse un altro; di ritirarmi in un angolo del letto, di notte, in fuga dal loro calore e di sbirciare le rotondità dei suoi seni, perché lei è burrosa.
Sente che ho voglia di toccarglieli.
Me lo dice con semplicità, una mattina, mentre mangio pane e miele.
Poi, a letto, distesa su un lato davanti a suo marito, mi invita ad allungare la mano verso la sua canotta bianca, troppo larga, lasciva, che cade morbida sulla sua pelle bianca, sui suoi seni prosperosi.
Dietro di lei, suo marito mi nasconde un'erezione, lo so, anzi la struscia contro il suo sedere, ansioso.
Io deglutisco, evito di guardarla in viso, per la vergogna, ma non so fare a meno di attraversare col braccio lo spazio di lenzuola bianche che ci separa e di fare aderire il suo seno al palmo della mia mano.
Caldo.
Il mio palmo è caldo di desiderio, il suo seno è morbido e grande. Il capezzolo si inturgidisce e io lo scopro avida, scostando la canotta.
La guardo, come per chiedere permesso, lei sorride, incoraggiante.
Mi avvicino - la vagina che pulsa - e affondo la testa tra le sue tette, per leccarle, finalmente.
Quanto le ho desiderate.
Non credevo potesse esistere qualcosa di così morbido e buono, dei capezzoli così duri.
Lascio che anche il resto del mio corpo aderisca al suo, voglio il suo ventre. Ma prima la bacio, la bacio con passione, le mie tette toccano le sue, i miei capezzoli li sfrego contro i suoi e la pelle d'oca mi invade la schiena.
E...che dite, continuo?

lunedì 20 giugno 2011

Facce da orgasmo

Chi apre la bocca per ansimare, chi si morde il labbro, chi strizza gli occhi e mostra i denti, quasi sempre gli occhi sono ben chiusi, per poi diventare fessure vogliose e gaudenti; le labbra - ci si dimentica di inumidirle - si fanno secche.

A me non piace chi strizza gli occhi.

Voglio dire, mentre vieni io ti guardo e voglio godere del tuo godimento...è bello quando la bocca resta mezza aperta e sfuggono gemiti senza che vengano modulati o dissimulati. 
Se sento che un uomo viene dentro di me e geme...oh, ma cosa c'è di più appagante? ...del pensare che sta inondando il mio ventre di seme caldo e pastoso...
E dopo si appoggia tremante alla mia spalla, ansimante. 
Dopo, soltanto dopo si volta per baciarmi e sorridere.
Se ci ripenso...i ricordi degli orgasmi degli uomini con cui sono stata sono bellissimi.
Che faccia fate quando venite, quando state godendo a tal punto che pensate di essere in estasi? 
A me è stato detto che sembro una madonna nera.
Anche io chiudo gli occhi.
Anche io apro la bocca ai gemiti...e giro la testa di qua e di là...lentamente.


mercoledì 15 giugno 2011

giovedì 9 giugno 2011

Prendi il cazzo e godi



Mi ha detto ansimando.
Ed io l'ho preso e ho goduto, ho goduto pensando di volere solo questo, che lui lo spingesse dentro di me. 

 

domenica 5 giugno 2011

Parliamo di scroto...


Personalmente non me ne frega niente se un uomo ha lo scroto grande o piccolo. Certo, quando scopo mi piace sentire che sbatta ritmicamente in mezzo alle mie gambe, mi eccito ancora di più...e sono diversi gli uomini che mi hanno chiesto di toccarlo, leccarlo, eccetera. Dietro lo scroto, prima dell'ano, c'è forse il punto L.
Forse.
Visto che qualcuno ha letteralmente fatto un balzo quando ho delicatamente posato le mie dita in quel punto.
Solletico, paura, novità?
E voi, che ne pensate dello scroto?

venerdì 3 giugno 2011

Spinosa questione dei 90°...



Domanda...vi capita mai di sentire dolore alla vescica quando state a pecorina??
 

giovedì 2 giugno 2011

Menage a trois...



Ho visto cose...
che, cazzo, voi umani penso vediate ogni due per tre.
Ma per me era la prima volta.
Immaginate Mario.
E' uno allegro, un po' cazzone, generoso, solare e polipone.
Immaginate il suo amico Matteo.
Più discreto, un po' pigro, sono amici da sempre.
Matteo è sposato con Anna, un po' ochetta, francamente.
Perché Anna da un po' si è avvicinata molto a Mario, escono insieme il pomeriggio, vanno a fare shopping, si confidano tutto, si abbracciano, seduti sul divano lei le poggia le gambe addosso pure davanti alla sua ragazza, Erika...che poverina è l'ultima arrivata e già non ci capisce più un cazzo.
Erika vede Anna fin troppo affettuosa e gelosa di Mario, ma anche gelosa di suo marito Matteo. 
Mi seguite?
No perché tra 5 minuti vado a far compagnia ad Erika, tanto non ci sto capendo una mazza pure io.

Ad un certo punto, scherzosamente, Mario tocca il culo ad Anna, davanti ad Erika. vedo la sua faccia, povera, è sconvolta. Non ci sta neanche da un mese e lui le dice tranquillamente che con Anna ultimamente hanno questo tipo di confidenza, che l'ha toccata scherzosamente un po' dappertutto, senza malizia, senza alcun pensiero sessuale: è la moglie del suo migliore amico.
'Sti cazzi, direi io.
E le dice pure che a volte tocca le tette pure alla sua amica Sara, si conoscono da quand'erano bambini, non è neanche il suo tipo.
Erika mi racconta di aver fatto una scenata a Mario, tanto era incazzata quando ha saputo di queste tenere confidenze. Soprattutto perché Mario ha fatto notare a tutti che Matteo aveva guardato il culo ad Erika.
Ma lui può toccare le sue amiche.
Che centra.
Non c'è nulla di male.
Non c'è alcun pensiero malizioso, ripete a sua discolpa.
Non lo farà mai più.
Erika è ancora qui, davanti a me, dubbiosa.
Ha una concezione diversa del rapporto di coppia e dell'amicizia, le piacciono quelli che tengono le mani in tasca.
Mi chiede se ha esagerato a fargli una scenata di mezz'ora,mi chiede se ha fatto male a scendere giù dalla sua auto, augurandogli la buonanotte, magari un po' incazzata, perché non ne poteva più di sentire certe stronzate.
E mi fa riflettere sul rispetto e sulla discrezione.

Maaaa...non riesco a non chiedermi, le donne sposate...sono così frustrate da aver bisogno della palpata del migliore amico del marito, per sentirsi desiderate?