Esperienza scioccante della settimana,
rivedere l'ex.
Ma mica uno qualsiasi, eh, L'EX, quello con la E
maiuscola, l'essere fuori dal parentame che hai
amato di più nella tua vita, quello di cui tutto sarà sempre
familiare per te. Rivedi quelle mani, le labbra, il modo
in cui parla e gesticola, la sua voce, e pare che se n'è andato da te l'altro ieri;
e t'inganni perché credi di amarlo ancora ma non è così, non in quel senso.
Lo amerai sempre.
Ma in modo diverso.
Che fare di tutto quell'amore?
Diventiamo amici?
Prima dobbiamo parlare di com'è finita, perché io
davvero non posso pensare che eri tu, quella che mi diceva
che mi amava, che voleva passare la vita con me e poi è andata via.
Prima in Toscana, poi in Emilia, ora Roma.
Non avrei potuto seguirti.
E io a spiegargli che non ho mai voluto andare via da lui,
che dovunque sarei andata sarebbe stata una parentesi,
per poi costruire qualcosa insieme, per noi qui non vedevo nulla,
sapevo che per andare a vivere insieme avremmo avuto bisogno di lavorare
e qui lavoro non ce n'è da tempo.
Chissà quale possibilità vedevo in quel master, chissà cosa ho inseguito.
Ci sono cose che non è mai riuscito a dirmi, dopo anni però mi ha detto
tutto, nel bene e nel male.
Mi dispiace non averti subito detto quanto ti amavo, non ci riuscivo;
quando mi parlavi di te bambina, di quanto avevi sofferto,
provavo ammirazione per te, perché riuscivi a parlarne.
E anche io ho sofferto da bambino, ma non riuscivo a raccontarlo,
non riuscivo a dirti quanto ti sentivo vicina, per questo,
ma io adesso te lo dico, che c'è stato qualcuno nella mia famiglia,
che se n'è andato e non è più tornato, e io non ho chiesto spiegazioni,
non ne ho più date, per sempre.
Non potevo dirti che per me
chi se ne va muore,
e così quando hai deciso di andartene ero terrorizzato.
Un lutto senza una morte
io non avrei potuto sopportarlo, e così ti ho fatto la guerra,
a colpi di sensi di colpa e ti ho allontanata da me.
Ho sempre saputo che facevo bene ad averlo soprannominato
Giardino Segreto,
per quel poco che di sé mostrava agli altri.
E a me.
Di quel giardino però, ignoravo certi angoli bui,
e vuoti dolorosi.
Ora potrei scriverci un romanzo.