lunedì 27 agosto 2012

Chi se ne va muore | Ex files






Esperienza scioccante della settimana, 
rivedere l'ex.
Ma mica uno qualsiasi, eh, L'EX, quello con la E
maiuscola, l'essere fuori dal parentame che hai 
amato di più nella tua vita, quello di cui tutto sarà sempre
familiare per te. Rivedi quelle mani, le labbra, il modo
in cui parla e gesticola, la sua voce, e pare che se n'è andato da te l'altro ieri;
e t'inganni perché credi di amarlo ancora ma non è così, non in quel senso.
Lo amerai sempre.
Ma in modo diverso.

Che fare di tutto quell'amore?
Diventiamo amici? 
Prima dobbiamo parlare di com'è finita, perché io
davvero non posso pensare che eri tu, quella che mi diceva
che mi amava, che voleva passare la vita con me e poi è andata via.
Prima in Toscana, poi in Emilia, ora Roma.
Non avrei potuto seguirti.

E io a spiegargli che non ho mai voluto andare via da lui,
che dovunque sarei andata sarebbe stata una parentesi,
per poi costruire qualcosa insieme, per noi qui non vedevo nulla,
sapevo che per andare a vivere insieme avremmo avuto bisogno di lavorare
e qui lavoro non ce n'è da tempo.
Chissà quale possibilità vedevo in quel master, chissà cosa ho inseguito.

Ci sono cose che non è mai riuscito a dirmi, dopo anni però mi ha detto
tutto, nel bene e nel male.
Mi dispiace non averti subito detto quanto ti amavo, non ci riuscivo;
quando mi parlavi di te bambina, di quanto avevi sofferto, 
provavo ammirazione per te, perché riuscivi a parlarne.
E anche io ho sofferto da bambino, ma non riuscivo a raccontarlo,
non riuscivo a dirti quanto ti sentivo vicina, per questo, 
ma io adesso te lo dico, che c'è stato qualcuno nella mia famiglia, 
che se n'è andato e non è più tornato, e io non ho chiesto spiegazioni,
non ne ho più date, per sempre.
Non potevo dirti che per me 
chi se ne va muore
e così quando hai deciso di andartene ero terrorizzato.
Un lutto senza una morte
io non avrei potuto sopportarlo, e così ti ho fatto la guerra,
a colpi di sensi di colpa e ti ho allontanata da me. 

Ho sempre saputo che facevo bene ad averlo soprannominato
Giardino Segreto,
per quel poco che di sé mostrava agli altri.
E a me.
Di quel giardino però, ignoravo certi angoli bui,
e vuoti dolorosi.

Ora potrei scriverci un romanzo.





9 commenti:

Anonimo ha detto...

Qualche sera fa parlavo con un "amico": chissà dove va a finire l'amore quando muore? Dovrebbero fare un cimitero dell'amore. Dove magari di tanto in tanto si incontra il proprio ex mentre sta cambiando l'acqua ai fiori e viceversa.

Sexybility ha detto...

Pare un fiume sprecato, in certi casi...eppure non posso credere che non sia servito a niente.

Prince_Johnny ha detto...

E' una domanda che mi sono posto anche io... beh, sono certo che lo scoprirò molto presto e te lo racconterò se vorrai. Però tu hai capito il suo dolore, questo è importante anche se non è mai sufficiente per trattenere l'amore e la tua consapevolezza è qualcosa di raro... quando sostieni di non amarlo più in quel senso ma che a modo tuo lo amerai sempre. Secondo me dici una verità e ti ringrazio di averla condivisa, così forse un giorno conoscerò le coordinate del mio attuale amore e voglio sapere, essere sicuro, di cosa sia diventato. Come sostengo sempre (il titolo del mio blog) la fine non uccide l'amore. Sottotitolo reale: ma allora quando e come finisce?

Prince_Johnny ha detto...

E penso che Lhasa De Sela, nella sua canzone, spieghi molto bene questo
http://www.youtube.com/watch?v=euiKqmLvyMw

Insight ha detto...

Già chissà dove finisce (destinazione).
Il guaio a volte è quando non finisce (termine).

Contro ha detto...

Il fatto che non abbia mai chiesto spiegazioni sulla persona che è andata via lo ha portato ad una reazione di chiusura verso eventi traumatici come può essere stata la rottura con te. Si vede che solo il tempo lo ha aiutato ad aprirsi.

Shiny

Anonimo ha detto...

.. giardino segreto... sogno spesso di trovarlo in angoli inesplorati di case assurde.
E forse questo mi spinge a cercare i tesori nascosti che ognuno (quasi) porta con sé.

Cosa fare di quell'amore? A volte trova forme nuove, a volte rimane inespresso, punzecchia e fa male. Poi il tempo, come la pioggia, lo ripulisce del dolore, e lascia la superficie lucida, lo guardi e provi tenerezza per quel che è stato.
E capisci che è servito a diventare ciò che sei oggi.

Imp. Scon.

S. ha detto...

Penso che tutto quell' amore si trasformi...proprio come la formula di Einstein...poi la peculiarità della personalità di ogni soggetto, la trasforma in forza positiva e dirompente per altro amore, se questi e' cmq una persona equilibrata,ed altri, rancorosi, si ripiegano e si riavvitano su se stessi trasformandosi in esseri cinici e tristi.
come capisco il tuo ex...
Ciao

Sexybility ha detto...

Who is, si, ho capito il suo dolore, ora sì, davvero. L'unica cosa che so è che quell'amore non è andato sprecato, di questo sono sicura :D Penso che in un modo o nell'altro l'amore ci arricchisca dentro.
E la canzone della De Sela è adorabile!

Insight...dove finisce...secondo me da qualche parte va...è energia :) e poi, anche se non si direbbe, sono religiosa, quindi ho un'idea tutta mia sull'amore. ci rende più belli agli occhi di qualcun altro, secondo me.

Shiny, hai capito perfettamente il meccanismo che è scattato in lui. hai colto come sempre!

Imp. Scon. hai scritto una poesia, non un commento. :)

S. sì, anche secondo me si trasforma, è la parola giusta...muta.