Sempre più spesso,
dopo aver fatto l'amore torno sui luoghi
del tuo corpo, dove sono stata a godere.
A cavalcioni su di te,
il mio odore è rimasto sotto la tua pancia
e ripercorro la tua pelle, insieme al ricordo
vivo, il racconto dei miei umori.
Li annuso.
Ci sono odori diversi, il mio soltanto sul tuo basso ventre,
e più in basso quello nostro, fatto dei tuoi e dei miei umori.
Sono rimasti là, impiastricciati insieme.
Sottovalutati.
Buon anno a tutti,
sperando che non sia proprio com'è stato finora.
1 commento:
ullallà, lì altro che degustazioni!.....Hai davvero il tocco della poetessa induritrice!
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