mercoledì 31 luglio 2019

Fai risplendere il suo pomello






Il bicchiere di vino freddo dopo il lavoro,
che in inverno sorseggio mentre cucino,
con questo caldo lo trangugio come fosse acqua nel deserto.

Io e te,
per sopravvivere ai ritmi di questa città,
alla precarietà e alla follia,
ci rifugiamo nei nostri umori e nelle cavità:
abbracci, utero, baci con la lingua;
sperimentando nuovi modi per masturbarti,
ché a me piace più prenderlo in bocca o 
tra le mani che stare ferma a farmela leccare,
ché poi lo voglio subito, non ho pazienza.

Ho la pazienza, però, di riempirmi palmi e dita di sapone
e percorrerlo, scivoloso, sollecitando i centri del tuo piacere; 
impegno tutte e due le mani, 
ché viene meglio raggiungere perineo e glande, testicoli e membro esuberante.

Evviva il sapone.

2 commenti:

UnLupoinToscana ha detto...

Ovvia, ti si rivede con cetrioloni e affini, la cosa ci fa piacere. Peraltro direi che tutta 'sta cosa dello scivoloso ti fa predisposta alla visione (magari anche alla pratica) di filmini tipo "massagge".
"ché a me piace più prenderlo in bocca": è un passaggio importante.

kovalski ha detto...

e da qui, sparisti..... che perdita.