venerdì 17 luglio 2015

Spagnola e schiaffetti sui capezzoli | Video



Vi lascio il link di un video che a me piace molto,
in cui una coppia fa delle cosine deliziose.
Anzitutto una gloriosa spagnola,
che secondo me gli uomini devo amare molto
con chi ha le tette giuste, s'intende.
Non c'è il finale a spruzzo, ma giusto perché
il video continua.

Intraprendente e sfacciato, il ragazzo,
le pianta due schiaffetti decisi sui capezzoli,
che vista così sembra una figata;
io non li ho mai provati e mi sto chiedendo 
se al posto di lei godrei abbestia o se gli allenterei
un cazzotto per il dolore.

Ancora non lo so, ho i capezzoli 
parecchio sensibili, pure troppo.

Ma è bella l'idea di poter sperimentare
sempre qualcosa di nuovo, a letto.

Non vi dico altro,
godetevi questi due, 
io li adoro.

lunedì 13 luglio 2015

La questione dello scopamico





Elena sta per laurearsi e attualmente non capisce
un cazzo del 90% delle cose che fa.
C'è questo ragazzo, che le piace da anni,
non riesce più a guardare nessuno senza
provare indifferenza, lei vuole solo lui,
non c'è spazio per altri uomini.

Lui, irraggiungibile, stronzetto, alla ricerca
di non si sa cosa, non lo sa nemmeno lui,
come può saperlo?
Ma si sente solo.

Lei anche.
Le sue amiche si sono laureate tempo fa 
e sono volate verso altri lidi, ha solo
questa mezza pazza con cui confidarsi.

Mi racconta del suo desiderio per lui.
Vorrebbe che fosse un'amicizia,
perché quando ci ha fatto sesso si è solo
incasinata i neuroni, tutti.
Ma quando lui si passa la mano tra i capelli,
quando lo vede arrivare tra la gente,
mentre la cerca con lo sguardo e non la vede,
quando parlano di sesso, quando lui la guarda
e lei si volta quasi subito perché non riesce
a reggere quello sguardo senza sembrare un pesce lesso,
contiene a malapena il desiderio 
entro i confini del pensiero amichevole,
ripetendosi che non è la persona per lei.

Lui è bello e quando si stende sul letto di lei 
con pretesti stupidi, quando le fa capire 
che farebbe sesso con lei,
la fatica è troppa.
La vagina urla "cosacazzo me ne frega del tuo amor proprio,
qui abbiamo altre esigenze", lei si chiede cosa è meglio fare.

Come funziona con lo scopamico?
"Scopiamo, alzati e vattene", le dico,
queste sono le regole.
Ti viene in mente una cosa romantica
da fare con lui? Non farla.
Fate sesso? Non sentitevi il giorno dopo.
Non coccolatevi dopo l'orgasmo.
Non guardare le vostre foto.
Poi, chi può dirlo?
A volte per le donne fare sesso è come 
una roulette russa emozionale.

E poi?
Le chiacchierate che fine fanno?
Le birre amichevoli?
I pomeriggi a sparare cazzate?
Quel clima di confidenza assoluta che si era creato,
che fine fa?

Il desiderio urla ed è difficile da contenere.
Prima o poi i due sessi completeranno quel viaggio
magnetico che hanno intrapreso, l'uno verso l'altro,
no matter what.

L'attesa è finita, veniamo in pace.



lunedì 6 luglio 2015

Scopare con Tinder





Ultimamente per lavoro mi ritrovo a contatto
con persone che poi mi raccontano la loro vita sessuale,
inevitabilmente.
Ho smesso di chiedermi il perché.

Mi sono ritrovata in casa di questa ragazza,
la mattina presto, mentre rifà il letto
dopo una notte di sesso;
mi ritrovo spesso in situazioni ad alto 
contenuto di confidenze erotiche,
che a me piacciono moltissimo
perché osservo senza giudicare,
imparo sugli altri cose piccanti,
e forse anche su di me.

C'è questo ragazzo poco più che trentenne 
a cui piacciono le 35enni e 
le quarantenni, sarà un cliché?
Sì.

Comunque si scocciava ad aspettare il fato per conoscerle
e allora si è iscritto su Tinder.
Cos'è Tinder? Un'applicazione che si può scaricare sul proprio
telefono per geolocalizzare le persone vicine a noi,
una specie di geografia della scopata possibile.

Arrivo tardi, lo so, ma a me piace la vecchia maniera
per trovare qualcuno, tipo fare esperienze concrete,
venire a contatto fisicamente, prima che virtualmente, con qualcuno e
non scorrere su una lista di foto per capire chi mi scoperei.
Dico così, a naso e senza aver mai provato a usare Tinder.
A quanto ho capito si iscrivono persone 
normalissime, piacenti, non è il covo
virtuale dei disperati, ecco.

Nel giro di qualche settimana questo ragazzo ha conosciuto ragazze
italiane e straniere, fatto esperienze sessuali notevoli
e soddisfatto le sue fantasie. 
Non ha incontrato casi umani, che io sappia non ha 
contratto malattie sessualmente trasmissibili,
non l'hanno picchiato né sodomizzato.

E voi? L'avete usato?
Cosa ne pensate?
È il modo più veloce per 
trovare il piacere a due passi da casa?
Come vi piace imbattervi in qualcuno?
Sono curiosa.

martedì 30 giugno 2015

Capire il maschio






Non è impossibile, giuro.
Dopo aver accumulato un po' di esperienza
e soprattutto dopo essermi confrontata
con altre ragazze, sono arrivata a una conclusione ovvia
che però abbiamo sempre bisogno di tenere a mente.

L'uomo, in quanto tale, ragiona in termini molto semplici
e diretti, siamo noi che cerchiamo 
nei suoi comportamenti
un sottotesto, dei segnali e un non detto da capire.

Quando gli uomini non parlano chiaro cerchiamo
 di interpretare quello che fanno,
quello che dicono, quello che scrivono,
quali faccette usano
come fossero geroglifici, cerchiamo
un senso in ogni cosa, quando in realtà
basterebbe guardare ai dati di fatto.

Chiacchieriamo di tutto.
Ok, ma poi quando dovete uscire ti dà buca.
Stiamo benissimo insieme.
Ok, ma non ha mai nemmeno provato a baciarti.
Eh sì, ma forse è perché è stressato o ha paura di
rovinare l'amicizia.
No, è perché non gli tira abbastanza l'uccello,
altrimenti vedi se non ti rivoltava come un calzino.

È più o meno questo il tenore delle conversazioni
che ho in questi giorni con una ragazza che
ho conosciuto per lavoro.

Parlo così perché la diretta interessata
non sono io, altrimenti anche io pipperei abbestia
i neuroni a uno a uno, non sono diversa in questo,
ma vedo che è terribilmente snervante
tutto questo continuo interpretare, 
questo lavorio continuo della nostra mente 
su particolari che per gli uomini non sono niente, davvero.
Ruba le energie e invece quelle andrebbero 
spese in altri modi.
Ci siamo capiti.

Ciao.

venerdì 26 giugno 2015

Sogni erotici e un pizzico di Hitchcock





Ecco, stanotte ho sognato che tornavo sui banchi
di scuola, la mia vecchia scuola media,
per imparare non so cosa.

Guardavamo le scene di un film di Hitchcock
e leggevamo passi del libro da cui era stato tratto,
il nostro insegnante era Goffredo Fofi, 'na cosetta, proprio.

E mentre seguivo la lezione il ragazzo
seduto vicino a me lasciava scivolare
la mano tra le mie cosce, una mano da chitarrista,
con le unghie un po' lunghe; percorreva i
miei jeans scuri e raggiungeva il mio sesso.

Poi le dita cominciavano a muoversi in tondo, per stimolarmi,
 io mi eccitavo e volevo fargli sapere quanto mi piacesse.

"Vuoi che arrivi all'orgasmo, qui a lezione?"
ansimavo.
Allora ha ritirato la mano, ma, prima di andare via,
mi ha cinto la nuca con un braccio
e mi stampato un bacio sulle labbra, 
come fossimo alle medie.

La cosa che ricordo con piacere era che
sorrideva. Era felice di avermi agguantata.

Mi sono svegliata accaldata, sudata, il sogno ancora
vivo sulle mie pupille e nei miei ricordi.

Mi sono riaddormentata e, non contenta, ho ripreso 
a sognare di quelle lezioni, mi risvegliavo sul banco,
vicino a lui, che mi diceva che gli ero mancata e 
che non era riuscito a studiare.

Mi sembrava carino come sogno erotico,
molto meglio dell'ultimo, in cui mi masturbavo
con un vibratore a forma di Ken: infilavo
la sua testa sorridente in vagina.

Questo però lo racconto un'altra volta.