martedì 24 febbraio 2015

Il fascino delle insicurezze




Questo titolo meraviglioso non è roba del mio sacco,
io non avrei mai pensato che le insicurezze potessero
avere un fascino.
L'ho letto su Internazionale in un articolo di Oliver Burkeman 
ché, per dirla come il giovane Holden,
a momenti ci restavo secca.
Dice, per esempio:

Quando ci si vergogna dei propri desideri,
un possibile meccanismo di difesa è dichiarare
categoricamente che è vero il contrario.

Quante volte sarà successo a letto?
Voglio dire, ho negato certe cose per anni e poi...
e poi tu, maschietto là dietro, lo so che ti piacerebbe
essere stimolato proprio lì nell'ano, eppure dici di no!

Sto sdrammatizzando.
Dice ancora:
È anche per questo che bisogna sospettare
di chiunque continui a ripetere quanto è contento
di essere single o sposato, di non avere figli o di averli:
sembra che voglia disperatamente convincere se stesso.

Di queste persone è pieno il mondo e 
si portano dietro ferite amare.
Cito ancora:
Le cose di cui le persone scelgono di parlare o di scrivere,
i mestieri e i tipi di rapporti che le attraggono
spesso non esprimono le loro preferenze,
ma piuttosto indicano quello che più le tormenta.
Questo mi affascina proprio.
Faccio il medico perché sennò ucciderei,
scrivo di sesso e rapporti sentimentali perché
mi tormentano.

E poi, la definitiva:
Quasi per definizione, le cose che abbiamo capito perfettamente
ci annoiano, mentre troviamo decisamente più affascinanti
le questioni irrisolte.
Siamo pubblicità ambulanti dei nostri tormenti interiori.
Le questioni irrisolte mi sanno di quelle cose che ci puoi scrivere romanzi,
specie se non vai dall'analista a sviscerarle;
i tormenti interiori ce li portiamo scritti sul viso,
scavati nella pelle,
acquattati nelle viscere, sulla punta della lingua.

mercoledì 28 gennaio 2015

Rinunciare ai leggins per non tentare gli uomini



No, non è Lercio.
E' una blogger d'ispirazione cristiana
per onorare suo marito e non provocare
pensieri impuri negli altri uomini.

Allora via i tubini.
Via le parigine.
Via i corpetti.
Via maglie aderenti.
Via le gonne.

Ho sentito dire che un uomo
viene stuzzicato dalle ballerine.
Via pure quelle.

Ma insomma chi ha sancito che un leggings
è peggio di una minigonna o di una camicetta scollata?
Questa è discriminazione!

E rinunciando a un capo d'abbigliamento,
Veronica Partridge non sta ammettendo che sia giusto 
così perché di fatto l'uomo è incapace di trattenersi e perché la donna
si deve sempre limitare, dopotutto?

La blogger dice che i leggings provocano pensieri sporchi.
Quindi? 
Attirano gli sguardi degli uomini.
Dunque?

Che preghi di non ritrovarsi un ballerino provetto
che indossa leggings senza conchiglia.

lunedì 12 gennaio 2015

Sul luogo del "delitto sessuale" | Smell of sex





Sempre più spesso,
dopo aver fatto l'amore torno sui luoghi 
del tuo corpo, dove sono stata a godere.
A cavalcioni su di te,
il mio odore è rimasto sotto la tua pancia
e ripercorro la tua pelle, insieme al ricordo
vivo, il racconto dei miei umori.

Li annuso.
Ci sono odori diversi, il mio soltanto sul tuo basso ventre,
e più in basso quello nostro, fatto dei tuoi e dei miei umori.
Sono rimasti là, impiastricciati insieme.
Sottovalutati.



Buon anno a tutti,
sperando che non sia proprio com'è stato finora.


martedì 16 dicembre 2014

Sesso allo specchio







E' incredibile come il sesso 
venga meglio quando c'è il tempo.
Il tempo di indugiare con la lingua 
tra le mie cosce, di bagnarmi per bene,
dei miei umori e della tua saliva.

Per me la magia è il tuo odore,
perché mi parla di tante cose che ancora non dico.

Adoro inginocchiarmi al contrario,
un invito a prendermi da dietro,
è così bello vedere che mi penetri
nel nostro armadio a specchio
proprio a lato del letto.
Finalmente quella che vedo in ginocchio sono io
e non una fantasia qualunque.

Mi torturi i capezzoli, manopole morbide
con cui regoli il mio piacere.


lunedì 15 dicembre 2014

La gelosia non è sexy



La gelosia mi piace definirla l'ossessione dell'altro. Abbiamo paura che qualcuno
ci porti via la persona che amiamo.
Quest'ossessione comincia in tanti modi,
ma le tappe sono sempre le stesse.
Prima si inizia a vedere la persona di cui
abbiamo paura come qualcuno di irresistibile. 
La si trova interessante in ogni gesto, ci si convince che sia
sia molto particolare e ci fa paura soprattutto che
che abbia mille cose in comune 
con la persona con cui stiamo.
Poi notiamo le coincidenze, piccoli segni che
suggeriscono storie, ipotesi o scenari tremendi
a breve.

Ancor più facile è immaginare questa persona quasi perfetta,
ci convinciamo che ha tutto ciò che a noi manca.
A tratti è così tangibile da sembrare vero,
altre tutto crolla come un castello di carte.
Ci chiediamo dove stia la verità,
ci sentiamo impotenti:
perdersi in fantasie è troppo facile.

E non succede solo alle donne, eh, non pensate,
l'insicurezza è bisex.

Come si fa a non essere vittime di certi pensieri.
Come si fa a pensare che non abbiamo bisogno dell'adorazione
di un altro essere umano bello e intelligente
per sentirci un po' meglio.

Basterebbe un po' più di fiducia in sé stessi,
e meno cecità.