Ecco,
il peggio che può capitare ad una donna
con un minimo di intelletto,
è essere trattata come una pezza
da una ex modella stupida.
Lavoro in
un'agenzia di moda,
lei è straordinariamente avvenente,
è il nostro capo, ci segue,
quel poco di cervello che ha lo usa
per
inventare immani cazzate
per vendere prodotti validi e
onesti, alla fine.
Ora, se non fosse la volubilità in persona sarebbe bello.
Un po'
di settimane fa, quando sono arrivata, era tutta per me.
Sarai
la migliore, diceva.
Poi,
dopo un viaggio programmato da secoli
e una faringite che mi ha
impedito di parlare e quindi di lavorare,
a stento mi saluta.
Anzi, stamattina nemmeno quello,
sono diventata la donna invisibile.
Prima era tutto un apprezzamento sul mio modo di vestire,
su quanto
mi sta bene il rosso, una sviolinata continua;
ora non mi considera.
È una
che, quando parlo, mima con le labbra le mie parole
e rimpicciolisce
gli occhi per capire cosa dico;
è una che si scorda in fretta
cos'aveva da dire;
è una che se le fai un ragionamento troppo
complicato
lascia cadere il discorso; è una che dice una parola per
un'altra;
è una che, quando suo marito le chiede un figlio,
lei
prende l'ennesimo cane.
È divertente, l'ho sempre pensato, anche se
non credevo che il luogo comune della modella
stupida potesse tradursi in realtà così fedelmente.
Certo
forse ora che mi ha aggiunta su Facebook
ha capito che non c'entro un
emerito cazzo con il mondo della moda,
non faccio che pubblicare
contenuti di politica,
di letteratura, di storia dell'arte, di musica
molto lontana dal suo amato rap,
quindi probabilmente può pure
capire che sono in quest'agenzia
esclusivamente perché non ho
alternative, in pratica.
Preferirei fare la commessa in libreria
(anzi da tempo è una vera e propria aspirazione),
o il mio adorato corso di correttore di bozze,
piuttosto che
agghindarmi come una bambolina tutti i giorni
e andare a lavorare a provvigioni. Sì, a provvigioni.
Forse,
se i criceti corrono in fretta sulle rotelline del suo cervello,
capirà pure che, del suo giudizio, della sua mancata benevolenza,
del suo disinnamoramento, m'importa veramente poco.
Ma mi rode il fatto che per non dipendere dai genitori
una debba sopportare un trattamento del genere
da una così,
solo perché è stata male e non è riuscita a vendere.
Diceva
che io ho un lato del carattere stronzo,
lo devi tirare fuori,
mi ripeteva.
Eccolo qui.
18 commenti:
Beh se ti può consolare di "boss" stupidi ce ne sono molti e pure brutti (almeno lei è bella...).
Stupidi perché invece di capire chi lavora per loro e di metterlo in condizioni di rendere al 100%, come sarebbe logico, si lasciano andare a comportamenti buoni solo a demotivare chi lavora con e per loro.
Ma sei saggia...perché te ne sbatti dei suoi giudizi :-)
Corso di correttore di bozze? Io sto scrivendo un libro (la mia aspirazione è diventare scrittore...ma sono troppo cazzone per farlo ;-))
In pratica vuole che tu tratti gli altri (lavorativamente parlando) come lei tratta te?
Grazie Cunny. La mia debole autostima ogni tanto ne imbrocca una. Stai scrivendo un libro?? ma lo sai che io scrvo recensioni letterarie da qualche altra parte?? Romanzo?
Contro :))
non lo so cosa vuole, anzi sì: vuole che vendo e che le lecco il culo.
Si :-)
Assieme ad una mia amica.
Se magari lo termineremo, dubito, ti farò sapere ;-)
L'idea è quella di vendere più copie di Harry Potter ahahah
ahahahahah! :D
l'importante è fare le cose con lo spirito giusto ;)
Beh ci stiamo divertendo, io soprattutto ;-)
ci credo :)) genere?
Beh, non so se sia proprio la stessa cosa ma ho avuto per un periodo uno stretto collaboratore, teoricamente un mio subordinato, che poi ho saputo a tempo perso faceva nei locali degli spettacolini hard poco consoni al suo ruolo, diciamo. Bel ragazzone, ma pieno di sè e con un linguaggio burino micidiale. Massima aspirazione della vita la discoteca dopo il lavoro (e aveva un ruolo che rischiava di brutto se beccato a lavorarci). Come la tua (anche se lì il capo ero io): avvenenza ma cervellino piccolo. Probabile che alla fin fine scopino meno di quanto potrebbero. Una come la tua capessa me lo farebbe tirare per un po' ma poi si ammoscerebbe di brutto. Lupo - maiale ok, ma non sempre è facile scindere un bel viso o un bel corpo da un contenuto mediocre. Tra una scopata e l'altra si parla pure e quindi....
Famculizzala
Genere...un mix direi. Erotico/sentimentale con spruzzate di "zen" e qualche cazzata delle mie :-)
Due personaggi con due storie diverse scritte da due persone diverse che al momento non si incontrano ma prima della fine...boh
non fare del lavoro la percezione della vita!
il lavoro, dipendente o indipendente che sia, anche al di là della passione, se c'è, nelle sue strutturazioni, va tenuto fuori dalla percezione della vita; non bisogna farne mezzo di confronto per mettere in discussione la propria anima vitale!
così come nel lavoro, non bisogna portare la propria vita; anche nel caso fosse espressione di una propria passione, è regola giusta, e di sopravvivenza, svolgerlo con professionalità, con relativa freddezza!
sia per rendere al meglio, perché bisogna sempre, quando possibile, puntare al massimo di quello che siamo, in tutto quel che facciamo, sia per evitare di portarcelo "a casa"...
lasciare che certe frustrazioni, degli interlocutori in ambito professionale, scivolino nell'indifferenza emotiva.
correttore di bozze è un lavoro stupendo se ti affascina, complesso da realizzare come attività, ma bello, potresti fare tirocinio con lei trattandola come una bozza da correggere :))
L'essenziale è invisibile agli occhi, diceva qualcuno. Lei invece è semplicemente invisibile.
Certe volte viene spontaneo pensare che alcuni stereotipi nascano per forza da una base di verità e penso sia il motivo principale per avercela con qualcuno; averti spinto a dar retta ai pregiudizi beceri.
Abbiamo le stesse aspirazioni lavorative, sai? Mi piacerebbe forse più di tutto fare l'insegnante, ma la commessa in libreria viene subito dopo.
Quindi hai il mio supporto!
ps: no, ma il rap? vogliamo parlare di questo??
Lupo sono d'accordo. Bella e poi? Dopo un po' stufa...
FG, spero di farlo presto.
Cunny sembra divertente :D
Violazione tu hai sacrosanta ragione, ma è anche vero che al lavoro ci si passa la maggior parte del proprio tempo...non farsi coinvolgere diventa difficile...
Syrus magari... :)
Masquerade, ho appena cominciato a pensarla così pure io!
Ahahahah Nuda veritas :D grazie per il supporto ;)
quando è così, allora, meglio lasciare che il pensiero ritorni sui coinvolgimenti, tristi o felici che siano, dell'altra vita, quella non lavorativa; come si fa?
mantra del lavoro:
la mia anima non è qui
la mia anima non è qui
la mia anima non è qui
la mia anima non è qui
la mia anima non è qui
la mia anima non è qui
Funziona!
Posta un commento