sabato 30 giugno 2012

La regina della spagnoletta




La regina della spagnoletta è una ragazza
alta e mora, i capelli sono di un nero corvino e le ricadono
lisci sulle spalle; ha la pelle dorata e le labbra carnose.
La regina della spagnola ha naturalmente due seni
grandi e sodi, i capezzoli sono piccoli e turgidi,
basta che lei sfiori il pene di un uomo eccitato
con uno dei suoi capezzoli, per farlo esplodere
in un orgasmo intenso, bagnandola col suo seme.
E' una dea mitologica, indossa solo sottili
canotte di seta bianca, perennemente umide
dello sperma degli uomini che ha soddisfatto.
Uno, due, tre alla volta, 
che importa, lei gode così, avvolgendo cazzi
tra i suoi seni scivolosi, mentre si trastulla le
areole con le dita lunghe, eleganti.

Benvenuti nelle mie fantasie sessuali.

venerdì 29 giugno 2012

Ciao Sole

Se mi succedesse qualcosa vorrei
anch'io un saluto da parte dei blogger come me,
anche se ci si fosse appena incrociati.
Mi spiace moltissimo, per Sole's Heaven
e per chi le era vicino.

Menage a Trois | X-Art (Video)

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giovedì 28 giugno 2012

Una foto di Sexy?



Dal sondaggio qui a destra viene
fuori che vi piacerebbe vedere una mia foto,
fosse anche solo un particolare.
Ok, vado a rispolverare la mia macchina fotografica.
Ma non saprete - perché non importa saperlo -
se sono mora o bionda, se magra o con le curve ricche,
se bassa o alta...

mercoledì 27 giugno 2012

Voglia di dildo



Eh, mica posso sempre scrivere di quanto deprimente può essere
il rapporto con l'altro sesso!
Per esempio ieri pomeriggio, nella calura che in questi giorni 
contraddistingue ogni dannatissimo angolo di questa città,
cercavo di riposare nella penombra di persiane chiuse.
Avevo voglia di masturbarmi, sì, ma voglia
anche di qualcosa che le mie dita non sarebbero riuscite a colmare.
Lasciavo andare il pensiero ad un bel dildo di gommapiuma,
con l'aspetto di un pene chiaro, per esplorare la mia vagina
e bagnare le lenzuola calde.
Non è sempre meglio un bel pene in carne ed ossa?
Certo, capitan ovvio.
Ma la sessualità è come altre sfere della nostra vita,
non è fatta solo di rapporti con gli altri, 
ma anche e prima di tutto con noi stessi.
Ecco, un giorno mi convertirò al dildo o vibratore che sia,
mi stravolgerò di orgasmi e proporrò che venga montato
sulle sedie degli uffici come altre volte ho vaneggiato.

Amen.

martedì 26 giugno 2012

C'era una volta...




...una ragazza che non si sapeva proprio accontentare.
Con qualunque uomo stesse, c'era sempre
il momento in cui la modalità "tanto finirà anche con lui"
tornava a farsi insistentemente ON.
To look up, per lei, era uno stile di vita,
non si accontentava mai di ciò che aveva intorno,
sognava sempre altri posti, altre persone, lontano dal luogo in cui fosse.
Si innamorava, tanto da dover distogliere lo sguardo da lui, per non soffrire troppo,
e si chiedeva quando sarebbe finito quel lungo abbaglio.
Perché era sempre stata convinta che non potesse durare per sempre.

E poi c'era lui, che si affannava per trovare qualcuna con cui star bene,
e che poi si adagiava, senza più coltivare l'amore che aveva conquistato,
ma senza desiderare altro.
Una volta fatta sua una donna, infatti, dava tutto per scontato, perché la cosa più
importante era avvenuta. Il resto era solo uno stare insieme indiscriminato,
per non stare da solo.

La storia dice che entrambi rimasero soli.

lunedì 25 giugno 2012

#singlewoman | Meet a very single woman



La vera donna single sa che la sua vagina è un'entità a parte,
ma sa controllarsi;
la vera donna single la riconoscete subito, è quella che sa mangiare da sola
al ristorante, in compagnia di un libro.
Anche se è sempre stata attorniata da uomini,
la donna single non ha mai dimenticato come si guida la macchina,
perché è indipendente, e di tutte le cose che fa,
solo un quarto delle volte viene accompagnata da qualcuno.
Sa badare a sé stessa e si mantiene da sola,
ha imparato che la sua propria compagnia è la migliore di tutte,
e solo così è riuscita a stare insieme agli altri nel migliore dei modi.
Gelosa della sua casa, è restia a farvi entrare un uomo,
non china la testa, non stira i suoi vestiti,
figuriamoci quelli di un altro.
Tutto è un atto d'amore per se stessa,
lo shopping, i fiori in un vaso, lo sport;
ma la buona notizia è che saper fare le cose per
sapersi amare, le ha insegnato ad amare gli altri.
Resta in attesa di qualcosa che davvero non sa
se arriverà mai.

Dimenticavo, scopa da dio.



domenica 24 giugno 2012

SFR | Scopata di fine rapporto



A volte ci si prende, ci si lascia e poi ci si tromba.
Dopo.
Io la chiamo "scopata di fine rapporto",
quella che viene dopo un po' di giorni in cui ci si è lasciati,
quella che lo fai perché un po' ti manca, ma sai che è finita;
perché è anche la tua vita sessuale che ti manca.
Quella che lo fai per lasciare andare quella persona una volta per tutte.
Che sapore ha l'ultima volta?
Per me è selvaggia e un po' malinconica.


giovedì 21 giugno 2012

Artefilia | Masturbiamoci davanti alle opere d'arte



E' un termine che se lo cerchi sul vocabolario o su internet 
non lo trovi, perché è un neologismo o una licenza
poetica di Erika Polignino, autrice del romanzo Modamorte.
Mi aveva incuriosito e così l'ho acquistato on line.
Non mi ha entusiasmata, a tratti mi ha annoiata,
ciò non toglie che certe cose le abbia trovate quantomeno originali.
La protagonista del romanzo, una piccola zoccoletta dark 
di nome Musette e la sua amica Miyako (adoro i nomi giapponesi),
provano un'eccitazione così forte di fronte a certe opere d'arte,
che non possono fare a meno di toccarsi.
Una sindrome di Stendhal del tutto particolare,
quella che ti porta a toccarti e a raggiungere
l'orgasmo davanti ad un'opera d'arte. 
Mi chiedo se esista davvero, ma se io
dovessi scegliere probabilmente mi toccherei
davanti al quadro della foto, L'Origine del mondo
di Courbet, artista che ho davvero amato per il suo 
essere rivoluzionario, è senz'altro grazie a lui che dobbiamo
la Liberazione degli artisti dai temi dettati dalla committenza di sempre:
passi bibblici, storia, mitologia, in favore dei temi della vita quotidiana,
come la figa, ad esempio.


Voglio dire, immaginate di masturbarsi esattamente dove
si trova 'sto quadro geniale, ossia al Museo d'Orsay,
magari la mattina presto, le sale deserte, con la paura che ti 
becchi la sorveglianza e fai sempre più in fretta, pensando di
leccare quel sesso naturalmente peloso.
Eh no, mi sa che non si può.
Ci sono stata 3 volte e tutte e 3 ho trovato questo quadro nella stessa sala di questo di Manet:



Allora proverei con questo splendido Ermafrodito che si trova a Villa Borghese, 
ma forse è un po' affollato pure questo...



 
E voi? Davanti a cosa vi masturbereste????
La Gioconda mi sa che non ispira molto sesso, siate originali. :)

mercoledì 20 giugno 2012

#194saved | La legge italiana sull'aborto è costituzionale



 Oggi la Corte Costituzionale ha dichiarato costituzionale la 194, 
la legge che regola l'aborto in Italia.
Cos'altro si può definire costituzionale in questo Paese?
Se rileggo la Costituzione Italiana ho la sensazione di avere 
sotto il naso l'esatto elenco di ciò che l'Italia non rappresenta più.
L'Italia non è più una repubblica fondata sul lavoro
ma sulla precarietà, su contratti chiamati
come il verso di una gallina e sulla disoccupazione.

Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro 
e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.  

Ah sì? Aah, il diritto al lavoro...sublime conquista conseguente alla
Rivoluzione Francese, oggi dimenticato da tutti...

Art. 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.   

Ma davvero? E come? Tagliando i fondi all'Università, alla Ricerca
e a tutto ciò che è cultura, Musei, Fondazioni, Pinacoteche e quant'altro?

Per me la Costituzione è un testo sacro,
violentato sin troppe volte dal precedente governo e forse pure da questo,
è un peccato, visto che resta uno dei testi più belli di sempre.
Detto da una che ha studiato Lettere, quindi potete fidarvi almeno un po'.

Il cielo sopra Trastevere





Io vivo a Roma,
tra piazza Bologna e San Lorenzo, quindi se vedete
una Sexybility in quella zona sono io, ok?
Ma passo molto tempo a Trastevere, che non è una calamita solo per turisti e gabbiani,
ma anche per noi poveri immigrati in cerca di prospettive e di un cocktail.
I gabbiani? A Trastevere?
Sì, anche se non c'è il mare c'è la sporcizia ad attirarli,
vedo a tutte le ore l'immondizia di notti turistiche e
gli ubriaconi riversi sui gradini della fontana di piazza Santa Maria.
Ma poiché di quel quartiere adoro tutti gli angoli, 
i negozietti di spezie e marmellate alle rose,
le enoteche che sbucano da dove non ti aspetti,
il gelato del bar a San Calisto,
i vicoletti fioriti di bouganville e panni stesi ad asciugare, ci passo sopra.
Stavo cercando di spiegare quanto sia degradato un quartiere bello come Trastevere 
e di come, al contrario, si viva bene in una zona come quella nei dintorni di piazza Bologna,
quando una monteverdina/trasteverina mi sbotta in faccia:
"Ma quella NON è Roma! E' periferia!
Povera Sexy, ho pensato, siamo stati cacciati dall'Eden, esiliate oltre le 
Mura Aureliane. Capisco i tassisti che oltre le mura si fanno pagare 
di più per una questione di benzina, ma gli altri?
 Poca nettezza, molta grettezza urbana, a Roma.

lunedì 18 giugno 2012

L'amore è un paio d'occhiali


E certe volte sono pure 'na sola,
come direbbero a Roma, ossia un enorme fregatura.
Altrimenti alcune persone non troverebbero desiderabili
degli autentici cessi a pedali.
L'amore è un paio d'occhiali che ci fa vedere strano,
a volte esaltano il bello delle persone,
nascondendo bene ciò che c'è di amaro;
ti fanno osservare tutto così da vicino
che non vedi bene i contorni, le sfumature,
oppure ti concentri su quelle,
dimenticando spie di pericoli in agguato.

E' bellissima, l'amo.
Peccato che è un arancino coi piedi e la
ciccia sforma i lineamenti del viso, seppure belli.
E' straordinario, nessuno è come lui.
Peccato che sniffa coca.

Facciamo un figlio.
Ops.
Troppo tardi per rendersi conto dell'errore di valutazione.

Scusate la sparizione, 
sono successe così tante cose che
ne avrò per altri 18 post suppongo.



mercoledì 13 giugno 2012

Scopare sul divano




Mi fa sentire più porca.
Sono lì, comando io e il divano è così comodo per poggiarci
le ginocchia, e tu non sei disteso,
lontano dai miei capezzoli, sei a due centimetri da me,
ad occhi chiusi,
quando mi sporgo verso di te, sfiorando le tue labbra
col mio capezzolo, tu sai che un preciso ordine
di leccarmelo e di adorarlo.


martedì 12 giugno 2012

Ho cioccolato...cioccolato dappertutto...



Fare dolci mi piace quasi più che mangiarli.
Allora sabato ho fatto la mia solita, semplice torta al cioccolato,
solo che poi l'ho farcita di marmellata di albicocche fatta in casa
(non da me, non sono così da sposare) #sapevatelo.
Poi ho preso una super tavoletta di cioccolato fondente e l'ho messa
 pezzo dopo pezzo a sciogliersi a bagnomaria.
Ma chi è 'sta Maria che ha inventato il bagnomaria, io vorrei
saperlo, perché mi sono appoggiata al bordo della cucina
mentre quei cubi grandi di cioccolato fondevano uno dopo l'altro,
diffondendo un profumo pericoloso e il mio cucchiaio faceva 
volentieri il bagno nel cioccolato a bagnomaria.
Alchimie del cioccolato...
il cucchiaio me lo sono leccato.
ci ho ricoperto la torta giocando al pittore
e poi sono andata dall'uomo che ama spalmarsi sul divano stile
stracchino sul pane, gli ho dato il cioccolato caldo da leccare
e poi mi è venuta voglia di limonare.

La sera gente a cena,
coppie su coppie su coppie.
Io le guardo e non capisco,
alcune proprio non le capisco.
A sorpresa, i miei amori gay
sono venuti a rallegrare una serata altrimenti iperpallosacalcistica. 
Non capisco neanche loro fino in fondo, perchè
nessuna coppia è chiara come il sole, ognuna ha
un equilibrio misterioso, di cui nessuno da fuori può capirne i
meccanismi dal primo all'ultimo.
E' più facile capire le alchimie del cioccolato.


lunedì 11 giugno 2012

Chi non lavora non fa l'amore



Mi è scaduto il contratto di lavoro.
Allora ieri l'uomo che cercava di possedermi ha detto:
"Tu che non hai voglia di fare sesso...mi preoccupi".
E dopo aver cercato di farlo, senza riuscire a coinvolgermi:
"Ora ho capito il significato della canzone di Celentano,
chi non lavora non fa l'amore, perché non è dell'umore".

venerdì 8 giugno 2012

Una tantum, spengo il porno



Il silenzio delle proprie mura,
il clima giusto per distendersi a letto in maglietta
e non sentire freddo.
Nel cassetto delle delizie
solo slip, preservativi e un lubrificante vaginale.
In mezzo alle cosce
solo le mie dita impiastrate di bianco,
scivolano morbide nel calore del mio sesso.
Nella mente,
solo le mie fantasie.
Ho spento il porno e ascoltato solo il
mio corpo.




giovedì 7 giugno 2012

Tra tutte le altre, scegli me



Pensiero comune a molte donne...
specie di quelle molto ingenue, in cerca di conferme,
come me, che un po' di anni fa intuii che il ragazzo che mi piaceva
vedeva contemporaneamente altre ragazze.
E io una sera lo attirai nella mia terrazza sotto la luna,
seduta su di lui nel dondolo.
Sapevo che doveva andare a trovare un'altra dopo,
ma lo ammaliai raccontandogli di Narciso egoista,
amante solo di sé stesso e di Eco,
una ragazza che lo amò tanto da disfarsi, morire
d'inedia e divenire solo...eco della sua voce.
Era conquistato.
Sottile perfidia femminile,
la soddisfazione di avergli fatto andare a monte quell'appuntamento.


martedì 5 giugno 2012

Text me at 45500




Mi hanno scritto da Dove Conviene
e mi hanno mandato foto e localizzazione dell'alberello
che è stato piantato per il mio blog grazie all'iniziativa
Qui trovate tutte le info, è molto semplice.
E' stata una gioia, ma è un po' meno gioiosa l'associazione di idee con
l'altra terra, quella che trema.
Come state?
Spero possiate riappropriarvi delle vostre vite
prima possibile.

lunedì 4 giugno 2012

Convivenza?

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Come si fa a capire quando è il momento di stare seriamente con qualcuno,
in questo caos immobiliare di case troppo care, mutui impossibili e affitti alle stelle,
cosa resterebbe a farci dire di sì alla convivenza,
che pare un'alternativa più piacevole rispetto a case condivise,
bagni in comune e disordine precario, di presenze fugaci con cui
dividi uno spazio e niente più.
In questo tempo di incertezze, una vita in due pare più facile
ma non lo è.
Allora cos'è che fa desiderare di vivere con qualcuno?
Se stessimo bene da soli, indipendenti e senza problemi,
desidereremmo le stesse cose?

sabato 2 giugno 2012

Insieme a tre sconosciuti


Indovina chi viene a cena?
Tre persone che non avevo mai visto.
Giovedì sera ero così giù che se fossi tornata a casa avrei pianto come una pazza,
mi sarei contorta nelle mie paure e, come se non bastasse,
avrei dovuto mangiare una tristissima pasta coi broccoli.
Il mio contratto di lavoro scade a breve.
E così ho deciso di portarmi a cena in un ristorante giapponese vicino casa mia.
Ti ci puoi sfondare per 20 euro, è sempre pieno come un uovo, cacchio.
Ed è pure buono.
Entro in quella bolgia delle 9 di sera e chiedo un posto per una persona,
ci ho mangiato tante volte leggendo un libro e questa era la mia preoccupazione
peggiore, perché ne sto leggendo uno che non mi fa impazzire.
E il tizio del locale cosa fa?
Mi mette a sedere in un tavolo dove c'erano già tre uomini
che stavano cenando.
"Se va bene a loro..." concludo. Non sapevo cos'altro dire.
E così vado a lavarmi le mani e loro vedono il retro della mia maglietta,
che lasciava pochi dubbi sulla mia regione di provenienza.
Neanche a farlo apposta uno di loro ha vissuto vicino la mia
città e quindi cominciamo a parlare del cibo, del mare, dei locali,
e a poco a poco anche di politica e di sushi.
Mi dava così tanto da parlare che faticavo a mangiare
il mio adorato sushi con salsa di soia e i ravioli al vapore.
Mi hanno fatto davvero tanta compagnia.
Come quella volta che andai al cimitero da sola, pensando di 
intristirmi oltremodo, e poi ci ho trovato una vecchietta chiacchierona.
Grazie a Marco, Michele e Antonio.

venerdì 1 giugno 2012

Le tette della porca di Amsterdam | Case Chiuse



Mi piace moltissimo parlare
di zozzerie prima di fare sesso.
L'altra sera è venuto fuori che una volta lui era stato
in un locale per spogliarelliste, che sedevano sui clienti,
si facevano toccare e poi, chi voleva, poteva farci del sesso.
Mi diceva che se le sarebbe pure trombate tutte,
ma l'idea che fossero già state toccate e scopate da altri
gli insinuava la paura della malattia.
Così non riusciva a godersi il momento.
Poi ha detto: "Per questo coi miei amici si parlava tanto
di andare ad Amsterdam, perché lì le prostitute
fanno tutti i controlli possibili, quindi sarei andato sul sicuro".
E io: "Ma se in questa stanza adesso ci fosse una bella ragazza
di Amsterdam...e  io ci giocassi un po'..."
"Mi ecciterei subito".
"Ok...ma metti che noi siamo lì a baciarci e toccarci, tu che faresti?"
"Direi aooo e io?????"
xDD
Poi, ripensando alla possibilità di toccare
una ragazza olandese, ho concluso:
"Edddàààààài, andiamo da questa ragazza di
Amsterdaam!!!!"

Però mi ha dato da pensare questa cosa della salute delle prostitute.
Sono l'unica a pensare che se la prostituzione fosse "statalizzata"
sarebbe meglio per tutti?
Soprattutto per loro.