Che esperienza.
Ho letto Cosmopolis uno o due anni fa, non ricordo bene,
scoprire che l'autore di questo libro è del 1936 mi ha sconvolta non poco.
Quest'arzillo plurisettantenne scrive di computer, di indici borsa,
di pistole e di scopate come meglio non si potrebbe.
Ho sottolineato un paio di frasi molto poetiche -
di bambine lettrici che spariscono volentieri -
altre un po' più taglienti, come quella che ho scelto
per il titolo del post.
Venerdì scorso ho visto il film.
Nessuno pensava si potesse trasporre su pellicola un libro di De Lillo,
ma l'idea geniale è stata quella di scegliere Cronenberg come regista.
Il suo Spider mi era piaciuto moltissimo, sbavo da tempo dietro
a Pattinson, adoro Giamatti e Juliette Binoche: praticamente
non vedevo l'ora che uscisse.
Cronenberg ha ripreso i dialoghi del film, con tutte le virgole,
e li ha riportati nella sceneggiatura: semplicità sublime,
quella di lasciare intatte le frasi del libro.
Nei primi titoli di coda gocce di pittura alla Pollock,
negli ultimi invece tele di Rothko, che io adoro.
per il titolo del post.
Venerdì scorso ho visto il film.
Nessuno pensava si potesse trasporre su pellicola un libro di De Lillo,
ma l'idea geniale è stata quella di scegliere Cronenberg come regista.
Il suo Spider mi era piaciuto moltissimo, sbavo da tempo dietro
a Pattinson, adoro Giamatti e Juliette Binoche: praticamente
non vedevo l'ora che uscisse.
Cronenberg ha ripreso i dialoghi del film, con tutte le virgole,
e li ha riportati nella sceneggiatura: semplicità sublime,
quella di lasciare intatte le frasi del libro.
Nei primi titoli di coda gocce di pittura alla Pollock,
negli ultimi invece tele di Rothko, che io adoro.
Chicche artistiche a parte, Cronenberg, per quanto possibile,
ha girato il film in ordine cronologico, infatti nelle prime immagini
Pattinson appare quasi ingessato, le ultime, a mio parere, sono le migliori.
E' la cronaca di una morte annunciata, citando Garcia Marquez.
Un giovane uomo attraversa la città col pretesto stupido di tagliarsi i
capelli dal barbiere da cui andava sin da piccolo col padre,
morto quando aveva cinque anni.
E' un ritorno alle origini, un percorso a ritroso, durante il quale
incontra tutte le donne del momento, dalla moglie
alle scopate - Juliette Binoche gli si siede sopra l'uccello dandogli le spalle -
tra la vita e la morte, tra funerali e parate, tra manifestazioni politiche
e pasti veloci nel fast food, rincorrendo la poetessa moglie nella biblioteca.
Un viaggio a bordo della lunga, blindata, dotata di cesso, Limousine bianca,
attraverso una New York più caotica che mai.
Fotografia eccezionale,
immagini indimenticabili.
Non ha vinto premi, ma è stato molto applaudito a Cannes.
Se non amate le pellicole lente e i sottintesi non andate.
Il film sta tutto nelle parole non dette.
Ultima scena: Pattinson e Giamatti.
Orgasmo, anche se non ho bagnato la poltroncina.
Scusate se ho spoilerato.
Una piccola galleria, adoro il bianco e nero.
ha girato il film in ordine cronologico, infatti nelle prime immagini
Pattinson appare quasi ingessato, le ultime, a mio parere, sono le migliori.
E' la cronaca di una morte annunciata, citando Garcia Marquez.
Un giovane uomo attraversa la città col pretesto stupido di tagliarsi i
capelli dal barbiere da cui andava sin da piccolo col padre,
morto quando aveva cinque anni.
E' un ritorno alle origini, un percorso a ritroso, durante il quale
incontra tutte le donne del momento, dalla moglie
alle scopate - Juliette Binoche gli si siede sopra l'uccello dandogli le spalle -
tra la vita e la morte, tra funerali e parate, tra manifestazioni politiche
e pasti veloci nel fast food, rincorrendo la poetessa moglie nella biblioteca.
Un viaggio a bordo della lunga, blindata, dotata di cesso, Limousine bianca,
attraverso una New York più caotica che mai.
Fotografia eccezionale,
immagini indimenticabili.
Non ha vinto premi, ma è stato molto applaudito a Cannes.
Se non amate le pellicole lente e i sottintesi non andate.
Il film sta tutto nelle parole non dette.
Ultima scena: Pattinson e Giamatti.
Orgasmo, anche se non ho bagnato la poltroncina.
Scusate se ho spoilerato.
Una piccola galleria, adoro il bianco e nero.
Parte del Cast al Festival di Cannes, giorni fa |
Pattinson e Cronenberg a Cannes |
Cast e regista alla premiere di Cannes |
Quanto cazzo è femmina questa donna |
7 commenti:
non ho letto il libro e non conosco de lillo, ma ero in effetti tentato di andarlo a vedere (era l'unico film in programmazione che mi incuriosiva un po').... visto come l'hai recensito penso che lo vedrò.
mi fermo al titolo visto che ciò mi rende eroticissimo!
E a me J. Binoche ha sempre fatto impazzire. Non so come mai ma mi erotizza al massimo. Quindi sarà interessante vederla in azione.....
Mi piace Cronenberg e sono contento che sia tornato a certe atmosfere "deviate". Cosmopolis non l'ho ancora visto ma mi ha fatto venire in mente (ed è un bene) il capolavoro Videodrome.
Bel post, anyway. ;)
7
Grazie!! :D spero vi entusiasmi come ha fatto con me!
ho appena finito di leggere il libro, il film invece non mi è piaciuto molto, nonostante adori pattinson, Cronenberg e la Binoche (che femmina). Troppo lento, troppo cerebrale, salvo solo l'ultima parte
con l'omicidio del bodyguard e il confronto finale tra Giamatti e Pattinson
Hob, che dire, quelle in effetti sono le scene migliori, soprattutto la scena con giamatti e pattinson, che è quella che mi ha empzionata di più. per il resto il film è lento ed è cerebrale, non si può dire di no! ma penso che, avendo trasposto i dialoghi, non poteva che essere così, un po' visionario come il libro :)
quindi se ho capito bene il libro ti è piaciuto più del film...ci sta ;)
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