Parlo sempre di questa canzone
come del bordello più bello che abbia mai
sentito, perché è un bordello, su questo
non c'è dubbio. Ma è comunque armonico.
E quando sono incazzata,
quando mi affaccio sul pozzo buio
che ho dentro,
mi piace ascoltarla pensando che
il corpo del batterista che suona sono io,
sono io quelle braccia che picchiano
sul piatto.
Potrei godere all'infinito se
davvero fossi quel batterista.
Ve l'ho detto che ho preso i
biglietti per la loro data romana,
vero?
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